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Primavera Torino: domenica senza paure, ma vincere serve ancora

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Giovanili / I granata sono già qualificati da primi della classe; la sfida di domani, per chi ha giocato di meno, conta per mettersi in mostra
Nikhil Jha

È un Torino con tanta positività addosso, quello che domani mattina scenderà in campo per l'ultima sfida del girone eliminatorio. L'avversaria di turno sarà la Rappresentativa Serie D, che i granata affronteranno alle 11 sul sintetico del Ferdeghini di La Spezia. I ragazzi di Longo, come già noto, si sono già guadagnati la qualificazione al termine delle prime due sfide, contro l'Helsingor e il Livorno, entrambe per 1-0. In più, i granata, al momento in testa alla classifica del girone 8, non possono matematicamente più raggiunti, e questo permette loro di affrontare con serenità e consapevolezza un avversario che, dalla sua, si gioca ancora le residue speranze di secondo posto.

Tuttavia, vincere per il Torino non è un obiettivo secondario, anzi: chiudere con 9 punti il girone potrebbe permettere di pescare, agli ottavi, una seconda classificata più abbordabile, e non è un dettaglio da sottovalutare. Ciononostante, è chiaro come la partita di oggi possa essere vista come un modo per garantire una rotazione profonda della rosa, in vista di una fase finale che si preannuncia caldissima. Ecco perché Longo potrebbe scegliere di dare spazio a chi in stagione ha giocato di meno; molti hanno già fatto il loro esordio nel torneo, durante il match inaugurale contro l'Helsingor, ma mettere un'ulteriore gettone in cascina potrebbe avere un duplice aspetto.

Prima di tutto, significherebbe valorizzare dei giovani che tante energie stanno spendendo in questo Torino, ma che raramente, nelle tese partite di campionato, trovano spazio per dare il proprio contributo. Secondo, una rotazione ampia degli uomini a disposizione permetterebbe a Longo di poter contare su una Primavera più fresca  in vista della fase finale, rispetto ad avversarie che, invece, dovranno mettere in campo il 100% per cercare di passare il turno. Se vincere è importante anche domani, come detto, la testa, almeno al livello di programmazione e di gestione della rosa, deve già essere agli ottavi di finale. Quando si comincerà a fare davvero sul serio.

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