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È arrivato, prima di quanto si era sperato, il tempo dei bilanci per la Primavera di Federico Coppitelli. Non perché la stagione non sia andata secondo le aspettative – anzi, le ha abbondantemente superate – ma perché l’eliminazione per mano della Fiorentina nei playoff ha gelato un gruppo che sembrava aver trovato la compattezza giusta per giocarsela fino in fondo. E allora, è tempo di dare i voti alla stagione dei componenti di questo gruppo: dopo i portieri, è tempo dei difensori centrali.
Erick FERIGRA 8 - Difficile non lasciarsi andare ai facili entusiasmi, di fronte a uno degli assoluti MVP della stagione della Primavera granata. Fatto sta che quella dell'ecuadoriano è stata una stagione ai limiti della perfezione; una sorpresa per un giocatore che nel suo primo anno in Italia, con la maglia della Fiorentina, aveva pagato caro il prezzo dell'ambientamento in Italia. Al Toro, però, il talento e la scuola Barcellona sono venuti fuori, dando forma ad uno dei prospetti più pronti per il salto tra i professionisti - chissà, magari già nella prima squadra del Toro: Mazzarri lo stima e lo ha già convocato, pur senza farlo esordire, e Ferigra potrebbe avere una chance già nel prossimo ritiro. Il suo livello è assoluto; il suo dominio in campo lo è stato altrettanto lungo tutta la stagione.
Alessandro BUONGIORNO 7.5 - La seconda miglior difesa del campionato non salta fuori per caso. Per riuscirci, elemento indispensabile è avere due centrali di altissimo livello, e il Torino ce li ha. L'apporto di Buongiorno alla stagione granata è stato pari a quella di Ferigra. Il giovane cresciuto con la maglia granata addosso si è confermato ad altissimi livelli, guadagnandosi lo sfortunato esordio in Serie A contro il Crotone - pagato con la sublussazione del gomito a due giorni dalla finale d'andata di Coppa Italia, dopo solo 8' in campo. Buongiorno non ha così potuto dare una mano nel finale di campionato ai suoi compagni, ma questo non va certo ad inficiare il giudizio sulla sua stagione. Anche lui potrà giocarsi le sue chance in ritiro.
Marco CAPONE 6.5 - L'uomo dei grandi appuntamenti, della finale di Coppa Italia contro il Milan e del playoff contro la Fiorentina. Dopo l'infortunio di Buongiorno, è stato lui - a sorpresa - ad ereditarne la titolarità, crescendo partita dopo partita. Dovrà ancora migliorare molto, nell'uno contro uno (ma i passi avanti si sono già visti) e nella difesa in campo aperto. Ma l'intelligenza e la possibilità di costruirsi un futuro ci sono. Resterà da capire se il Torino deciderà di riscattarlo dal Crotone, dal quale è arrivato in estate in prestito nell'ambito dell'operazione Ajeti.
Edoardo BIANCHI 6 - Prelevato dall'Empoli a gennaio, forse Edoardo Bianchi si aspettava di trovare più spazio nella seconda metà della stagione granata. D'altronde, il pedigree sembrava favorirlo: Lazio, Roma e Juventus sono già nel suo curriculum, cui si aggiunge la presenza costante nel giro delle Nazionali di categoria. Eppure Coppitelli spesso non ha puntato su di lui nei match decisivi: l'apporto al Torino resta comunque positivo.
Leonardo RIVOIRA sv - Dopo poche partite di buon livello, l'esplosione di Ferigra e Buongiorno gli ha tolto spazio. Coppitelli ha scelto di rinunciare così al suo fuoriquota, che si è allenato per tutta la stagione con la prima squadra senza più scendere in campo con la Primavera.
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