Non fa poi così male, la sconfitta contro il Chievo della Primavera al Filadelfia. Una partita che i granata hanno controllato per larghi tratti, subendo il cinismo dei veneti (Coppola non ha effettuato una parata, ma ha raccolto tre volte il pallone nella sua rete) e non riuscendo a capitalizzare le proprie occasioni, passando solo su sviluppi di calci da fermo. Certo, i granata scivolano a -5 dal Milan sesto in classifica (ma con una partita in meno), e in mezzo ci sono lo stesso Chievo (+4) e la Juventus (+3 con una partita in più). Insomma, ora per i playoff bisognerà inseguire, sperando anche in qualche passo falso delle concorrenti. Ma in questa stagione i risultati impronosticabili sono all'ordine del giorno.
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Primavera Torino, il Chievo come esempio: più cinismo per il rush finale
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Non fa poi così male, si diceva: questo perché la testa va subito al Torneo di Viareggio - in cui i granata esordiranno domani - una lotteria inebriante e intensa, che fa tabula rasa e mette tutti in corsa per uno dei trofei più prestigiosi della categoria. Ma anche perché i granata puntano tante fiches sulla doppia finale di Coppa Italia contro il Milan, in programma tra meno di un mese. La stagione della Primavera, dunque, resta apertissima e potenzialmente vincente.
"In questo campionato,non c'è nessuna squadra che non abbia avuto un mese senza risultati", è l'analisi del tecnico Coppitelli (). È vero, i granata hanno perso contro Juventus, Roma e Chievo, ma in tutte e tre le partite se la sono giocata ad armi pari meritando, in ognuna delle tre, sicuramente qualcosa di più. Un qualcosa che non è arrivato ma che lascia sereno il gruppo: "I ragazzi si accorgono che giochiamo e siamo lì. Manca solo che ci girino gli episodi". Quegli episodi che, a partire proprio dal Viareggio, saranno decisivi di qui in avanti.
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