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Primavera Torino, il Chievo come esempio: più cinismo per il rush finale

Nikhil Jha
Giovanili / I granata costruiscono e sprecano - come già accaduto contro Juve e Roma - i veneti non mancano un colpo. La differenza al Filadelfia sta tutta qui. Ma non fa poi così male

Non fa poi così male, la sconfitta contro il Chievo della Primavera al Filadelfia. Una partita che i granata hanno controllato per larghi tratti, subendo il cinismo dei veneti (Coppola non ha effettuato una parata, ma ha raccolto tre volte il pallone nella sua rete) e non riuscendo a capitalizzare le proprie occasioni, passando solo su sviluppi di calci da fermo. Certo, i granata scivolano a -5 dal Milan sesto in classifica (ma con una partita in meno), e in mezzo ci sono lo stesso Chievo (+4) e la Juventus (+3 con una partita in più). Insomma, ora per i playoff bisognerà inseguire, sperando anche in qualche passo falso delle concorrenti. Ma in questa stagione i risultati impronosticabili sono all'ordine del giorno.

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Non fa poi così male, si diceva: questo perché la testa va subito al Torneo di Viareggio - in cui i granata esordiranno domani - una lotteria inebriante e intensa, che fa tabula rasa e mette tutti in corsa per uno dei trofei più prestigiosi della categoria. Ma anche perché i granata puntano tante fiches sulla doppia finale di Coppa Italia contro il Milan, in programma tra meno di un mese. La stagione della Primavera, dunque, resta apertissima e potenzialmente vincente.

"In questo campionato,non c'è nessuna squadra che non abbia avuto un mese senza risultati", è l'analisi del tecnico Coppitelli (). È vero, i granata hanno perso contro Juventus, Roma e Chievo, ma in tutte e tre le partite se la sono giocata ad armi pari meritando, in ognuna delle tre, sicuramente qualcosa di più. Un qualcosa che non è arrivato ma che lascia sereno il gruppo: "I ragazzi si accorgono che giochiamo e siamo lì. Manca solo che ci girino gli episodi". Quegli episodi che, a partire proprio dal Viareggio, saranno decisivi di qui in avanti.