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Il tecnico granata ha espresso soddisfazione per la mentalità e la maturità messa in mostra dal gruppo: "Indipendentemente dal risultato e dal fatto che credo molto in questi ragazzi, altrimenti non avrei fatto sei cambi, non pensavo ad una prestazione così importante, non tanto a livello tecnico e fisico ma più per un discorso di concentrazione. La doppia finale ha tolto energie a tutti noi, e soprattutto a livello giovanile è difficile mettere da parte la gioia della vittoria, rivedersi tutti dopo due giorni e fare una prestazione del genere, quindi questo è un gruppo speciale e importante e soprattutto con personalità."
Rispetto ai sei cambi dalla partita di Milano: "Sono contento per i ragazzi che si sono fatti trovare pronti perché indipendentemente dalla classifica e dal risultato è importante che i ragazzi crescano e che dimostrassero, non a noi che li vediamo tutti i giorni, ma a tutti gli altri di esserci."
Poi il mister ha parlato dell'importanza della crescita dei ragazzi e di mantenere un'identità di gioco: "Eravamo un pochino in affanno, ma non è la condizione fisica che mi interessava. Mi interessava il saper gestire la partita e i momenti. La Coppa Italia è una grande esperienza, abbiamo giocato a San Siro, con una grande personalità. Noi siamo una squadra che ha buone doti tecniche ma al tempo stesso non dobbiamo avere paura di giocare a calcio con l'Inter, poi il risultato non importa perché dipende anche dagli episodi, bisogna avere l'equilibrio di considerare anche gli avversari, e così come in altre partite non l'abbiamo ottenuto nonostante la prestazione oggi l'abbiamo ottenuto. Sabato a Bologna sarà una partita importantissima e sia se vinceremo, se pareggeremo o perderemo basta che rimanga il nostro spirito e la nostra identità."
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