La Primavera del Torino perde all'esordio contro la Roma 4-0 (qui la cronaca). Una partita difficile in cui i granata non sono riusciti a rendersi quasi mai pericolosi e sono stati dominati. I giallorossi sono molto più in palla e il Toro deve ancora trovare una sua identità visti i tantissimi volti nuovi in campo arrivati da poco. Le notizie positive arrivano da Stojkovic (può fare la differenza), da Savini (è il solito guerriero) e da Garbett (sembra avere qualità interessanti).
PRIMAVERA
Primavera, le pagelle di Torino-Roma 0-4: tanti esordienti e poche sufficienze
Stojkovic e Savini gli unici titolari a salvarsi, interessante Garbett
MILAN 5.5: Inizio complicato contro i suoi ex compagni di squadra. Sul gol di Felix non può nulla, poi al 30' è bravissimo a respingere la conclusione di Tahirovic. Al 36' però sbaglia sulla conclusione di Tahirovic, e si fa sorprendere sul suo palo. Poteva fare meglio anche in occasione del gol di Volpato.
PAGANI 5: Va in difficoltà a più riprese. L'inizio di gara è incoraggiante, ma con il passare dei minuti cala vistosamente. L'ex Novara fatica anche in fase di spinta, in cui si è sempre contraddistinto.
GIORCELLI 5: Esordio con il Toro subito contro la sua ex squadra. Felix è un avversario scomodo perché fisicamente forte e molto veloce. Al 22' poteva fare di più su Persson, che può addirittura calciare con l'esterno. Troppo morbido il suo intervento. (61' CHIARLONE 6: Deve contenere Felix e il compito non è semplice. È bravo nel finale a recuperarlo e a salvare il Toro da un gol praticamente fatto).
REALI 5.5: Prova a tenere come può Felix, che è spesso imprendibile (soprattutto quando attacca la profondità). In avvio di gara rischia di combinare la frittata calciando addosso a Milan, il rimpallo poi favorisce il portiere granata. Si allena da poco con i granata e le difficoltà sono comprensibili.
GREGORI 5.5: Dal suo lato spinge Missori. Lui prova a contenerlo con un po' di difficoltà. È decisivo a metà del primo tempo quando salva sulla linea. Nel secondo tempo perde la palla che porta al gol di Volpato in modo ingenuo. (79' ANTOLINI sv).
LINDKVIST 5.5: Parte in difficoltà, perdendo alcuni palloni e senza riuscire a trovare le giuste giocate. Sintomo di una squadra che deve ancora trovare la quadra. L'esordio non è dei migliori, ci sarà il tempo per diventare protagonista. (55' CIAMMAGLICHELLA 5.5: Può e deve fare di più. Sbaglia alcune giocate semplici. È il più giovane in campo, per questo ha meno responsabilità, però è un giocatore di talento ed è lecito aspettarsi di più).
SAVINI 6: Riprende la stagione come aveva finito la scorsa, lottando come un leone in mezzo al campo, sbaglia tanto però in fase di impostazione.
DI MARCO 5.5: Qualche bello spunto si vede, ma la Roma a centrocampo passa come vuole. In fase di non possesso va in grande difficoltà, mentre in quella di possesso ogni tanto riesce ad accendersi.
STOJKOVIC 6: La sua prima gara ufficiale con il Toro da quando è tornato in quella che per lui è casa sua. L'esordio non è semplice, perché di palloni giocabili gliene arrivano pochissimi. Lui prova ad accendersi e quanto punta l'uomo non lo prendono mai. Nel secondo tempo la squadra lo cerca e lo trova con più continuità. (61' GARBETT 6: È arrivato da pochissimo e ha solo due allenamenti con la squadra. Si vede, perché sembra ancora spaesato. Allo stesso tempo si sono intraviste qualità interessanti).
BAETEN 5.5: Dopo un ottimo precampionato, contro la Roma è da subito in grande difficoltà. Pochi palloni toccati e non riesce a sfuggire alla marcatura della difesa giallorossa. La sua prima giocata di livello arriva a metà della ripresa, quando si conquista un calcio di punizione dal limite dopo aver tenuto alla pressione della difesa giallorossa.
AKHALAIA 5.5: Si vede più di Baeten nel primo tempo, ma combina poco. Nella ripresa sparisce quasi dai radar. Esordio complicato per l'ex Inter. (79' GYIMAH sv)
ALL. COPPITELLI 6: Ha tante attenuanti. La squadra messa in campo è stata costruita solamente nelle ultime due settimane, alcuni giocatori li ha visti per pochi minuti. Date queste premesse, era difficile aspettarsi di più dal suo Torino. Ha bisogno di tempo per poter dare ordine e idee alla sua squadra, che è sembrata spaesata contro una Roma che giocava a memoria.
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