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Primavera, Torino-Sampdoria 4-1: la linea verde di Coppitelli non sbaglia

Gianluca Sartori Direttore 
Al 90' / I granata superano comodamente l'ultima in classifica con la formazione più giovane del campionato (sei undicesimi nati nel 2000). Ora la semifinale di Coppa Italia con la Roma

Vince e convince la Primavera del Torino, che supera al "Don Mosso" di Venaria la Sampdoria per 4-1 facendo a meno di molti titolari come Ferigra, Butic, Oukhadda e De Angelis. I granata colgono altri tre punti preziosi in ottica lotta per i play-off e si confermano squadra in salute, che ora si proietta con decisione alla semifinale di Coppa Italia contro la Roma: appuntamento a Trigoria mercoledì prossimo, 24 gennaio.

Il match mette in palio punti molto importanti, ma al contempo arriva pochi giorni prima dell'importante appuntamento di Coppa Italia. E allora Coppitelli - che deve fare a meno dello squalificato Ferigra, sostituito da Capone, e dell'infortunato De Angelis - sceglie di risparmiare Gilli, Oukhadda e Butic. L'impianto tattico è lo stesso visto contro la Lazio, un 4-3-3 con Kone mezzala e il tridente Millico-Bianchi-Rauti. Il Toro, sceso in campo con una formazione che vede ben sei undicesimi nati nel 2000, prende in mano la partita sin dai primi minuti, senza però trovare facilmente la via della porta. Pavan dispone una Sampdoria raccolta nella propria metà campo, intenzionata a non lasciare ai granata spazio per colpire. Ci prova Millico, ma il destro è bloccato da Krapikas, il portierino lituano che all'andata a Bogliasco rese la vita difficile ai granata. L'estremo doriano, però, inspiegabilmente colpisce Rauti con una gomitata in un contatto ravvicinato vicino alla linea di fondo. E' il minuto 32 e Santoro di Messina decreta cartellino giallo e rigore. Dal dischetto va Millico, che non sbaglia e porta in vantaggio i granata. Il Toro resta sostanzialmente padrone del campo, e con grande cinismo - e un po' di fortuna - trova il raddoppio sul finire del primo tempo. Il protagonista è sempre lui, Vincenzo Millico, che trova il gol con un tiro di destro in area deviato. Quinto gol in campionato per il talentino scuola Toro ed è partita ipotecata: 2-0 per i granata.

Nella ripresa, il Toro pare amministrare in scioltezza la partita, ma il calo di tensione è dietro l'angolo: al 16' Ejjaki trova spazio e tempo per l'inserimento in area e buca Coppola con un buon destro sul secondo palo. La reazione del Toro, però, è da grande squadra e spegne subito le velleità di rimonta blucerchiata. Passano pochi secondi e Kone si inventa un grandissimo gol. In area riceve, si sposta la palla e conclude in un batter d'occhio lasciando partire un missile che si infila nel sette. E' standing ovation per la prodezza dell'ivoriano arrivato in estate dalla Vigor Perconti. Per mettere in chiaro le cose, arriva anche il poker granata: lo firma al 25' Rauti, che bissa il gol segnato alla Lazio di testa con un'altra incornata chirurgica in area, ringraziando Millico per l'ottimo traversone. La partita si chiude di fatto lì. Nel frattempo era entrato Karlo Butic, al posto di un Bianchi non effervescente: minuti nelle gambe importanti in vista del rendez-vous contro i giallorossi.

TORINO-SAMPDORIA 3-1

Marcatori: 33′ e 45+2′ (rig.) Millico (T), 16′ st Ejjaki (S), 17′ st Kone (T), 25′ st Rauti (T)

Torino (4-3-3): Coppola; Fiordaliso, Capone, Buongiorno, Samaké; Ruggiero, D’Alena, Kone (dal 29′ st Oukhadda); Rauti, Bianchi (dal 18′ st Butic), Millico (dal 38′ st Celeghin). A disposizione: Gemello, Gilli, Bedino, Filinsky, Sandri, Munari, Oyewale, Zanellati, Leveque. Allenatore: Coppitelli.

Sampdoria: Krapikas; Tomic, Veips, Oliana, Doda; Perrone, Ejjaki, Scotti (dal 12′ st Romei); Balde Balde; Stijepovic, Gomes Ricciulli (dal 1′ st Cappelletti). A disposizione: Piccardo, Pastor Carayol, Giordano, Aramini, Canovi, Marianelli, Cabral Henriques, Raspa, Yayi Mpie. Allenatore: Pavan.

Arbitro: Santoro di Messina. Assistenti: D’Alia (Trapani), Cortese (Palermo).