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Al termine di Torino-Sampdoria Primavera ha parlato il tecnico del Torino, Moreno Longo. Ecco le sue parole: "La squadra ha giocato bene, abbiamo dominato per circa 65 minuti. Certo non mi è piaciuto vedere i miei ridurre l'intensità nel finale, dopo la rimonta. A livello mentale siamo calati e meno male che Zaccagno ci ha messo le mani, altrimenti poteva finire 2-2 e sarebbe stato un pareggio-beffa. Sono contento per Tobaldo, perchè si è fatto trovare pronto e mi ha fatto vedere cosa sa fare. Deve continuare così. Scudetto? Le squadre attrezzate per farlo sono tante, noi ci proveremo, lavorando partita dopo partita. Ma continuiamo a portare avanti il nostro lavoro e il nostro credo, sempre con un profilo basso e con i piedi ben piantati in terra. Anche perché quando giochi così, rimonti, devi capire che sul 2-1 si gioca per fare il terzo e non per difendere il vantaggio. Questa è crescita".
In conferenza stampa, Longo aggiunge:
"Ho cercato di far capire ai ragazzi che in una stagione esistono anche gare come quella contro il Genoa, in cui fai una buona gara e poi ti trovi a subire un risultato bugiardo. Che dovevano avere grandissima fiducia, perchè la squadra, nonostante sia privata di Debeljuh e Martino, sta giocando un buon calcio, creando i presupposti per fare risultati ugualmente".
"Sono molto contento della prestazione di oggi. Nonostante, come contro il Genoa, abbiamo preso goal alla prima occasione avversaria, siamo stati propositivi e abbiamo mantenuto il controllo del gioco per 65-70 minuti. Sono contento di quanto fatto. L'unica cosa che non mi è piaciuta è l'atteggiamento dopo aver segnato il 2-1: anzichè cercare di chiudere la partita, abbiamo concesso alla Sampdoria venti minuti di speranza per riagguantare il pari. Una squadra matura cerca di chiudere la partita: questo è ciò che dobbiamo migliorare, quando lo saremo, sarò contento al 100%".
Da parte di Longo, delle considerazioni sulla classifica e sugli obiettivi: "Quello che stiamo facendo - e ci tengo a sottolinearlo - è qualcosa di straordinario. Son quattro anni che la Primavera del Torino sta nei primi posto, nonostante come ovvio i gruppi vengono cambiati ogni anno e si ricomincia da zero. Anche in mezzo ad alcune avversità (vedi il calendario iniziale, e gli infortuni contemporanei dei due attaccanti titolari) il nostro cammino è positivo. Tolta la Juventus, le altre squadre non hanno dovuto affrontare la nostra stessa quantità di partite. Sono contento dei 23 punti conquistati. L'obiettivo era arrivare a Natale con la squadra ancora in corsa per essere competitiva. Non so se sarà primo, secondo o terzo posto: il nostro obiettivo è fare il massimo, e per ora il nostro passo è assolutamente in linea".
"La Juventus ha l'organico più forte ed è sicuramente la favorita del girone. La Fiorentina è assolutamente una squadra importante ed è secondo me la seconda forza del girone. E poi c'è la Virtus Entella, che ha grande entusiasmo e spensieratezza: sarà sicuramente una bella lotta fino ala fine contro queste squadre per la qualificazione diretta in Final Eight".
Chi possono essere le rivelazioni di questa stagione, i giocatori che verranno fuori nel girone di ritorno? "Prima di andare sul mercato dobbiamo attingere a piene mani da ciò che abbiamo in rosa e nelle squadre inferiori. Tobaldo lo abbiamo lanciato un po' per l'emergenza nel ruolo, un po' perchè vedendolo in settimana pensiamo che questo possa essere il suo momento. Lui può essere una bella rivelazione. Certo, Berretti e Allievi hanno giocatori interessanti: Kader, De Luca, Giraudo, Oukhadda, Sottil... tanti giocatori che possono essere interessanti in ottica Primavera. E' chiaro che però, dal momento che porti giocatori sottoleva in Primavera, devi aspettarli e dargli modo di crescere, sapendo già che i risultati possono non arrivare nei primi tempi".
Come giudica Longo la prova di Avelar? "Non posso che fargli i complimenti. Siamo contenti di avere avuto a che fare con un professionista come lui: quando scendono in Primavera giocatori di questo livello, sia tecnico che umano, i giocatori non possono che trarre giovamento. Ha conseguito l'obiettivo di giocare novanta minuti, con un po' di fatica, ma è rimasto dentro perchè voleva vincere questa partita e siamo contenti di questo. Sta bene mentalmente e fisicamente e di questo sono molto contento".
Longo si sofferma poi su alcuni singoli: "Auriletto ci ha convinti sin dal ritiro di campionato. E' un giocatore efficace, con una disponibilità incredibile, con una voglia di migliorarsi enorme. Può essere uno che si può ritagliare un posto importante nel calcio professionistico, se continuerà con questa mentalità".
Il tecnico, poi si sofferma su Vittorio Parigini, che sta facendo faville in Serie B col Perugia: "Continuo a dire che con lui abbiamo avuto ragione a mandarlo a giocare subito. Lui a 17 anni non aveva più bisogno di stare nel Settore Giovanile e per qualità mentali e tecniche poteva già reggere il confronto con il professionismo. Sono sicuro che oggi, se ripensa a quanto gli dicevamo qui, non può non dar valore a quanto gli abbiamo insegnato".
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