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Primavera / Torino-Sassuolo 5-0, Longo: “Difenderemo lo Scudetto coi denti”

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Postpartita / Il tecnico della Primavera del Torino commenta così l'ultima giornata di campionato
Gianluca Sartori Direttore 

Nel postpartita di Torino-Sassuolo, il mister della Primavera granata Moreno Longo si presenta in conferenza stampa per commentare l'ultima gara della regular season dei suoi ragazzi. Ecco le sue parole:

"Bisogna fare un bilancio a 360° di quella che è stata la nostra regular season. Bisogna fare un applauso a questi ragazzi. Per quello che hanno saputo mettere sul campo, l'importanza di questa annata è pari a quella delle precedenti. Una squadra che a detta di molti non era all'altezza di quelle precedenti ha vinto la Supercoppa, è uscita dalla Youth League a testa alta, ha emozionato lo Stadio Grande Torino. Abbiamo dovuto sopportare un incredibile doppio infortunio dei due centravanti titolari, ma abbiamo sopperito alla grande. Senza soffermarmi su altri particolari, dico che sono orgoglioso di questi ragazzi. Quando si indossa la maglia del Torino, a pallone si deve giocare così. Abbiamo giocato atesta alta contro tutti credendo in un miracolo fino al 91' dell'ultima partita. Se non siamo andati in Final Eight, vuol dire che qualcuno ha fatto meglio. Ma ora abbiamo il vantaggio di giocare i play-off in casa. Vogliamo creare un legame con i tifosi che possa aiutarci a superare questo scoglio".

L'obiettivo di questo finale di stagione? "Sapete che a volte posso sembrare presuntuoso. Ma dico che bisogna puntare in alto, pur passo dopo passo. Difenderemo questo Scudetto con tutte le nostre forze. Sabato venderemo cara la pelle. Non si può pensare troppo in là: ora l'obiettivo è battere il Cagliari e superare il primo turno play-off".

Sabato potrebbe giocare Gabriel Debeljuh? "Vedremo. Ci piacerebbe avere questa freccia in più nel nostro arco. Ha fatto nei giorni scorsi 40' in amichevole con gli Allievi".

Simone Edera oggi è partito dalla panchina: "E' un ragazzo fortunato e si è preso il suo spazio di gloria. Ora torna a disposizione della Primavera, non so se definitivamente. Sta a loro decidere che cosa vogliono fare a meno, si vede che per domani non ne avevano bisogno. Oggi comunque era la ribalta di Berardi e Traore, giocatori che si sono sempre impegnati fino alla fine".

In fin dei conti: che cosa è mancato a questa Primavera per arrivare alle Final Eight? "Ci sono mancati qualche gol. Per il secondo anno di fila siamo tra le migliori difese d'Italia. Allora mi viene da pensare che ci sia mancata qualche stoccata decisiva. Del resto i due attaccanti su cui abbiamo costruito la squadra, Debeljuh e Martino, si sono infortunati gravemente insieme, e nelle ultime partite ci è mancato anche Edera, uno che può risolvere le partite da solo. Comunque torno a dire che ho pochissimo da rimproverare ai miei".

In questa squadra, ci sono dei potenziali giocatori importanti? "Io dico che bisogna dare la possibilità ai ragazzi giovani di potersi affermare. Di giovani di 18 anni pronti subito per giocare in Serie A io ne vedo pochi. Bisogna piano piano inserirli, dargli la possibilità di migliorare e lavorare sui loro difetti. Se invece li si vuole subito pronti per incidere, è chiaro che se ne trovano davvero pochi".

Il futuro del mister: la domanda è d'obbligo... "Adesso ovviamente sono concentrato sui play-off perchè ci giochiamo la stagione. Poi, quando la società vorrà, a fine stagione ci parleremo e vedremo che fare, insieme alla società. In questo momento non penso che parlare del mio contratto possa giovare alla squadra. In questo lavoro si vive di risultati: ora cerchiamo di giocarci al meglio le nostre carte".

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