giovanili

Primavera / Torino-Spezia 4-0, Coppitelli: “E’ la crescita che ci aspettavamo”

Primavera / Torino-Spezia 4-0, Coppitelli: “E’ la crescita che ci aspettavamo” - immagine 1
Coppa Italia Primavera / Il tecnico si esprime in questo modo dopo il match contro lo Spezia
Nikhil Jha

Il tecnico del Torino Primavera Federico Coppitelli risponde così alle domande nel post partita contro lo Spezia. Il suo Torino Primavera ha appena superato per 4-0 lo Spezia nel secondo turno eliminatorio, qualificandosi per gli ottavi contro la Juventus.

"Oggi abbiamo distribuito un tal numero di occasioni nei due tempi che è degno di nota, contro un'ottima squadra. Sono molto contento. La nostra crescita sta continuando come ci aspettavamo, dobbiamo ancora migliorare tante cose come è normale che sia a fine ottobre, ma abbiamo dimostrato di avere un'identità precisa nella testa".

C'è qualcosa che non le è piaciuto oggi? "Nel primo tempo ero molto soddisfatto della mole di gioco prodotta, ovviamente non del fatto che non abbiamo segnato. E' una tendenza già vista contro Verona e Juventus: ci mettiamo troppo tempo a sbloccare la partita. Oggi avevamo davanti una squadra con un gruppo classe 2000 che è conosciuto in tutta Italia, con tanti ragazzi in Nazionale. Poi quando non fai gol, rischi su qualche transizione, perchè davanti hai giocatori bravi e non è pensabile non concedere nulla. Se vogliamo costruire qualcosa di importante dobbiamo migliorare questo aspetto".

Continua il tecnico: "Chi mi conosce sa che difficilmente mi espongo in positivo se non ho realmente questa convinzione. Quest'anno abbiamo lavorato bene, avevamo tutti le idee più chiare rispetto all'anno scorso e abbiamo avuto un'identità chiara da subito. Chiaramente a settembre non puoi pensare di giocare come a marzo, in cui c'è da dire che questo campo ti chiede cose differenti: fasi di gestione del pallone risultano sicuramente più facili qui che altrove. Qui c'è un tempo di gioco in più, perchè le misure sono molto maggiori. Questo però ci consente di migliorare in personalità, perchè ci fa crescere nella gestione del pallone. Io ripenso alla prima partita contro l'Atalanta: una squadra fortissima, con la pressione di essere all'esordio al Filadelfia. Quella è l'unica prestazione che non riconosciamo come nostra, non eravamo abituati a questo campo. Anche con l'Avellino, non ero contento come lo sono oggi".

Rauti è subentrato dalla panchina e ha fatto due gol. Ha una rosa ampia a disposizione: "Sì sono anche contento di Capone, anche se si è fatto male. Kone? E' un classe 2000 che viene dai Dilettanti. Deve capire che di fronte ha avversari diversi, e deve fare le cose in modo diverso. Tutto sommato, anche lui sta crescendo. Penso che alla lunga dobbiamo avere tutti giocatori motivati e pronti proprio come Rauti, che è entrato con fame e cattiveria di fare gol. E' questo quello che dobbiamo fare. Sarà un campionato in cui non basta fare bene. Ci sono quattro squadre che lotteranno per i primi posti; tutte le altre avranno momenti facili e difficili, come noi: e nei momenti duri serve sapere di avere un'identità. Vorrei anche spendere una nota di merito per Iacuaniello: è un classe 1999 a cui ho preferito dei classe 2000, ma ha sempre lavorato col giusto atteggiamento. Oggi in occasione sul 4-0 poteva tirare e invece ha fatto l'assist per Rauti. Noi dobbiamo essere come lui, sempre".

Agli ottavi ora c'è la Juventus: "Ottavo sicuramente duro... Gara secca a Vinovo, penso che ci siano ottavi più abbordabili. Loro sono forti e hanno un allenatore che stimo molto. Secondo me usciranno fuori dalla crisi che stanno vivendo. Contro di noi hanno giocato tanti classe 2000, come del resto anche per noi. Prendo ad esempio Kone, un 2000: ha fatto una buona partita, ma ha fatto un errore a causa del quale tra poco prendevamo gol. Comunque non mi permetto di giudicare la Juve, sono certo che quando li affronteremo staranno meglio di quando li abbiamo affrontati e anche noi dovremo essere migliorati".

Passi avanti si sono visti dal punto di vista del gioco: "Oggi abbiamo trovato maggiore collaborazione tra le punte. Io voglio che noi giochiamo a calcio perchè questo è un campionato in cui serve identità. Oggi in costruzione abbiamo sbagliato poco; penso che per noi influisca molto la presenza o meno di Millico perchè è l'unico attaccante esterno, forse lo può fare anche Gonella che però è fermo da tempo. Per il resto abbiamo un sacco di trequartisti e attaccanti centrali".

Si può dire, in definitiva, che il Toro ha superato il momento peggiore? "Io do valore al lavoro sul campo. Noi siamo gente seria che lavora tanto e questo è quello che dobbiamo fare. E' chiaro che non va negato che le vittorie ti danno un'altra convinzione. Vincere il derby ci ha dato molto, perchè oggi siamo entrati in campo con una personalità che magari col Verona non avevamo. Siamo sempre usciti palla al piede contro una squadra forte. Ma dopo il derby ho fatto un parallelo: noi abbiamo perso qui col Verona una partita che non si può raccontare. Ma la partita ci aveva lasciato l'idea di essere una squadra che se la poteva giocare. E' meglio così invece di vincere partite con risultati bugiardi che ti fanno pensare di essere già a posto quando poi non lo sei, come ci era successo l'anno scorso. Credo che noi quest'anno abbiamo sempre avuto la convinzione di fare le cose giuste. Solo contro l'Atalanta abbiamo fatto di meno, ma è la squadra più forte insieme a Roma, Inter e Fiorentina: sono quelle squadre che se loro fanno bene, è dura. Per il resto abbiamo sempre avuto l'idea di fare le cose bene. E' chiaro, poi, che le vittorie ti danno un'altra fiducia".

 

tutte le notizie di