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Una sconfitta che pesa, ma non sconvolge quanto di buono fatto finora in stagione: ecco come valutare questo 1-0 rifilato dalla Lazio al Torino che interrompe il cammino dei giovani granata ai quarti di finale. Una partita gagliarda, con un Toro arrembante sul finale della prima frazione di gioco, punito da una disattenzione difensiva al quarto d'ora della ripresa e dall'imprecisione sottoporta del suo uomo forse più rappresentativo, Abou Diop.Al Toro è mancato il risultato, non gli uomini e non il coraggio: ecco perché la definiamo una sconfitta onorevole, contro una Lazio reduce da una grande vittoria nel proprio girone di campionato. Un po' di fortuna in più e, sicuramente, staremmo discutendo di una gara diversa, con i giovani granata in crescita nella parte finale, tutti sospinti in avanti per cercare il pareggio. Esemplare l'ultima azione, quando persino Alfred Gomis si è lanciato nella mischia per cercare un pari di testa, ma nel contropiede conseguente, a risultato ormai compromesso, tutti si sono lanciati all'indietro per difendere il passivo, che oltre l'1-0 sarebbe stato oltremodo immeritato. Bene così, con rammarico ma con la consapevolezza di aver dato il meglio e di essersela giocata fino alla fine: a questa squadra il merito di avere ereditato dal proprio tecnico coraggio e determinazione. Certo, i valori tecnici, comunque la si voglia vedere, alla fine della fiera nel calcio contano eccome, come contano investimenti e abilità nello scouting: nei biancocelesti, pur trattandosi di un gruppo giovane, sicuramente non manca questo tipo di qualità, ovviamente senza nulla togliere al valore dei granata.Il pallone tondo, insomma, ed anche quest'anno l'avventura della Primavera granata si interrompe ai quarti, ancora contro la Lazio, ma anche stavolta con onore. Ora tutti gli occhi devono essere rivolti al futuro, con la consapevolezza di aver fatto bene e di aver portato con onore questa maglia: complimenti a tutti, in ogni modo. Forza ragazzi!i nostri inviati a Città di Castello, Diego Fornero e Gianluca Sartori
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