giovanili

Supercoppa Primavera: Torino-Lazio 5 mesi dopo, è cambiato tanto

Nikhil Jha

Che fine hanno fatto / Solo alcuni dei protagonisti della finale del 15 giugno sono ancora nei rispettivi club: molti hanno cambiato aria

Il campionato Primavera, per definizione, è soggetto al rinnovamento ed al fisiologico ricambio generazionale. Ecco perché Torino-Lazio è solo in parte la rivincita della sfida che ha assegnato il tricolore. Dove sono ora i protagonisti di quella notte?

QUI TORO - Degli undici titolari della finale, solo Zaccagno, Mantovani, Procopio, Zenuni e Debeljuh giocano ancora in Primavera. Il terzino destro Troiani è rientrato al Chievo Verona dal prestito, che l'ha subito girato a Benevento, in lega Pro. Anche Fissore e Morra militano attualmente nella terza serie, alla Fidelis Andria, ma ancora sotto proprietà del Torino, così come Proia (Pistoiese) e Rosso, attualmente, però, in Serie B al Brescia. Anche Danza, scaduto il suo prestito, è tornato alla casa madre, la Pro Vercelli, trovando poi posto per un anno tra le fila della Reggiana. Di coloro che subentrarono, Edera è diventata una colonna del nuovo corso di Longo, mentre Thiao è in prestito al Cuneo, Lescano al Melfi.

QUI LAZIO - Il rinnovo non ha risparmiato neanche la Lazio, che vede solo 4 elementi degli undici iniziali ancora in Primavera: Murgia, Mattia, Verkaj e Palombi. A differenza del Torino c'è stato una maggiore integrazione con la prima squadra, con il portiere Guerrieri, Prce e Seck che sono andati a riempire le file della prima squadra, senza trovare, fino ad adesso, spazio. Altri sono stati girati in prestito: Pollace è alla Salernitana, Tounkara al Crotone, entrambi in B, mentre Fiore ha trovato posto in Lega Pro, all'Akragas. Venduto alla Viterbese, invece, Lorenzo Pace, che dovrà ripartire dalla Serie D, insieme al compagno Condemi, entrato a partita in corso il 15 giugno. Anche Silvagni, subentrato, ha lasciato i biancocelesti per approdare alla Lupa Roma, mentre Rossi si sta giocando ancora le proprie carte in Primavera. Per proseguire un sogno, come tutti coloro che scesero in campo in quella notte di mezza estate.