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Torino, Asta e Ludergnani: il Settore giovanile lavora studiando Juric

Torino Primavera Ludergnani

Il merito di Ludergnani è stato quello di portare una figura come l'ex capitano del Torino, mentre quello di Asta è stato saper subito cogliere cosa servisse al Settore giovanile

Roberto Ugliono

Non è da ricondurre al modello Ajax, ma quello che il Settore giovanile del Torino sta creando va in quella direzione. Ludergnani ha raccontato a Torino Channel come il percorso intrapreso sia quello di un settore che segua una precisa identità di gioco. Dalla Primavera in giù tutti cercano di applicare quei principi che Juric ha portato in Prima squadra. Un'idea proposta da Asta, accolta da Ludergnani e sposata da tutti gli allenatori. Così sta nascendo un Settore giovanile riconoscibile.

Torino, Asta e Ludergnani: il Settore giovanile lavora studiando Juric- immagine 2

ASTA - Per arrivare a questo punto, però, è stato necessario portare in società un profilo come Asta. L'ex capitano granata è arrivato sia come allenatore dell'Under 18 sia come coordinatore di tutti i tecnici delle giovanili, che settimanalmente si ritrovano sul campo per lavorare insieme. Da questi confronti è nata proprio questa idea e i frutti sono evidenti. Il merito di Ludergnani è stato quello di portare una figura come Tonino, mentre quello di Asta di saper subito cogliere cosa servisse.

Allenamento Torino Filadelfia Asta

PROGETTUALITÀ - Un settore giovanile che gioca in un modo condiviso è fondamentale, come ha spiegato Ludergnani: "Vogliamo creare identità forte anche nei principi di gioco. È un passo importante per il percorso di crescita. Un'idea che è nata proprio grazie ad Asta. Lui ci dà una grande mano e si incontra con gli allenatori. C'è un clima collaborativo e sono contento di lavorare con lui. Vogliamo squadre propositive, che giocano a calcio, aggressive, come la Prima squadra. Col lavoro che abbiamo e le risorse umane, possiamo crescere ancora tanto". Questo facilita anche la progettualità. Il Torino sarà riconoscibile dall'esterno e gli interventi sul mercato saranno mirati: per ogni annata serviranno giocatori che sappiano interpretare un certo tipo di calcio. Inoltre, in questo modo sarà possibile per i ragazzi passare da una squadra all'altra e non avere problemi nell'inserimento. Questo tipo di progettualità che mira alla continuità dalla Primavera in giù è fin qui una delle armi vincenti di un Settore giovanile che sta vivendo un momento estremamente positivo e che ora punta a confermarsi sul lungo termine.