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Torino, Cairo e l’Under 23: un progetto che serve

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Il presidente granata ha sottolineato che il progetto potrebbe prendere piede dal 2025/26
Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

La necessità di avere un’Under 23 per il Torino si sta facendo sempre più palese e non è un caso che il presidente Urbano Cairo abbia anche iniziato a porre una data per l’avvio del progetto. Il numero uno granata ha spiegato che con la fine dei lavori del Robaldo sarà possibile anche dare il via a una squadra Under 23. Giustamente serve per una questione di impianti e spazi per allenarsi e giocare le partite ufficiali.

Torino e Under 23, la situazione

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La stagione attuale ha dimostrato l’importanza per il Toro di avere la sua Under 23. Ci sono stati tanti casi di ragazzi giovani che hanno giocato poco e che per i granata rappresentano un patrimonio importante. Da Pietro Passador, che a Rimini non aveva giocato ed è tornato a gennaio per fare il 4° in prima squadra, a Daouda Weidmann che è volato in Eredivisie ma ha visto pochissimo il campo. Questi sono appunto solo due esempi, ma significativi. Entrambi la passata stagione in Primavera avevano brillato e portato la squadra alla semifinale per lo scudetto, che però hanno quasi perso un anno. Con un Under 23 questo difficilmente sarebbe successo.

Il progetto giustamente ha i suoi tempi per essere avviato, ma è chiaro che la società voglia investirci. In passato anche Ludergnani (in un’intervista rilasciata in esclusiva a ToroNews) aveva sottolineato che il progetto si farà, ma con i suoi tempi. Per vedere alla luce un’Under 23 granata, quindi, servirà il Robaldo, che consentirà al Toro di avere più campi e strutture (anche all’avanguardia) per poter crescere in casa i propri giovani talenti.

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