L'annata 2005 in questi giorni è impegnata con la prova di maturità, il momento del passaggio alla vita adulta o all'università. Così è stato quest'anno anche per i ragazzi del Torino che hanno giocato in Primavera. D'altronde la categoria si può vedere proprio come una sorte di ultimo anno di liceo. Dopo i tanti insegnamenti dalle elementari (o scuola calcio) in poi, la Primavera è l'ultimo passaggio per poi passare al mondo dei grandi, alla prima squadra. Dei 2005 granata ce ne sono quattro in particolare su cui soffermarsi: Aaron Ciammaglichella, Zanos Savva, Eybi Njie e Marco Dalla Vecchia.
PRIMAVERA
Torino, da Ciammaglichella a Savva: la Maturità dei 2005 granata
Aaron Ciammaglichella e Zanos Savva: promossi a pieni voti
—Partiamo da chi la maturità l'ha superata a pieni voti. Innanzitutto Zanos Savva, che ha anche iniziato ad affacciarsi in Serie A. Per continuare il parallelismo scolastico è come se durante il quinto anno del liceo avesse anche già dato un esame all'università con tanto di 30 e lode. D'altronde il suo ingresso in campo contro il Verona con tanto di gol è qualcosa di unico. Il ragazzo in Primavera ha lasciato il segno finché non è stato aggregato stabilmente in prima squadra. Adesso per lui arriva la sfida più complicata: dovrà confermare quanto di buono fatto vedere e continuare a crescere. Discorso leggermente diverso per Ciammaglichella. Aaron è entrato a far parte della prima squadra senza però esordire. Le sue ottime prestazioni con la Primavera, tuttavia, gli hanno portato le attenzioni del Feyenoord, che sta provando ad acquistarlo dal Torino a titolo definitivo. Chi vivrà vedrà, la certezza è che è un giocatore con grande potenziale.
Eybi Njie e Marco Dalla Vecchia: rimandati
—Chi invece non è riuscito a convincere a pieno sono Njie e Dalla Vecchia. Entrambi hanno fatto vedere potenzialità, ma hanno faticato nel dimostrarsi continui. In particolare lo svedese è quello che la prova di maturità non l'ha superata, perché ha un talento molto interessante, ma lo accende ancora troppo a intermittenza. Forse per doti tecniche e atletiche è ancora più bravo di Savva, ma se Juric ha preferito chiamare il cipriota un motivo c'è ed è proprio per la discontinuità di Njie. Lo svedese dovrà lavorare per migliorare sotto questo punto di vista, poi sarà pronto per andare nelle università più importanti. Discorso differente per Dalla Vecchia. Ha mezzi fisici interessanti e infatti lo stesso Juric l'ha monitorato, ma ha ancora delle lacune tecniche su cui lavorare. Un po' di ripetizioni e poi potrà essere pronto per il mondo dei grandi. Non è da escludere che faccia ancora un anno in Primavera, magari per mettersi alla prova come leader della squadra.
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