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Un leader sa quando è necessario assumersi delle responsabilità, così come sa che non sempre potrà essere infallibile. Alessandro Dellavalle si è confermato tale nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Ormai non stupisce più l'ordine e la caratura delle sue prove a livello difensivo, né il carisma con cui riesce a prendere in mano il gruppo in ogni momento della partita. Così è parsa una naturale conseguenza vedere proprio Dellavalle incamminarsi verso il dischetto per il primo rigore della serie granata. I penalty sono sempre stati una specialità della casa, in finale invece Tognetti ha murato il tentativo. La delusione dell'errore si è fatta sentire, ma svanirà nel tempo. Restano le qualità umane e tecniche di un giocatore che ancora una volta, nonostante una finale persa, ha dimostrato un passo superiore rispetto alla categoria e che deve guardare al futuro.
Dopo l'errore dal dischetto, Alessandro Dellavalle ha pubblicato un messaggio via social: "Chiedo scusa a tutti per l'errore su rigore che è costato la sconfitta. Grazie per i mille messaggi di sostegno. Ho dato e darò sempre l'anima per questa maglia. Forza Toro". Ribadisce amore per il Toro e promette lo stesso impegno. D'altronde Dellavalle è un giocatore che mai si è tirato indietro. Non lo ha fatto quando Coppitelli lo ha chiamato in Primavera da sottoleva cercando un terzino destro. Era la stagione 2021-2022, Dellavalle non solo si adatta ma veste i nuovi panni come fossero i suoi, cresce e si impone come titolare. Nel biennio con Scurto torna al centro della difesa, mostrando tutte le sue doti di posizionamento, lettura delle situazioni e anticipi. Cresce ulteriormente a livello tecnico, diventa ancora più determinante. Alza l'asticella nelle partite che contano come l'ultima sfida di campionato con l'Empoli, quando è lui a pennellare il cross per la sponda di Anton da cui origina il gol vittoria del 3-2 di Ansah. Un gol pesantissimo perché permette al Toro di andare dritto in semifinale scudetto. A fine stagione è premiato tra i migliori undici del campionato Primavera 1, attira le attenzioni dell'Italia Under 19 e si laurea campione d'Europa trovando spazio anche in azzurro. Si rimette in estate a disposizione della Primavera, con cui sta disputando un'annata da fuori categoria per spessore delle prestazioni: 25 presenze, 8 gol e 4 assist fin qui.
Come ribadito da Scurto, Dellavalle tante volte si è assunto responsabilità importanti in stagione. E ha dimostrato un altro passo rispetto alla categoria. Viene da chiedersi allora quale possa essere il futuro del difensore granata, che fin qui non è mai stato convocato da Juric in Prima squadra nonostante a più riprese il reparto arretrato abbia avuto a che fare oltre che con singole defezioni con situazioni di vera e propria emergenza causate dalla concomitanza di lunghe assenze. Dellavalle ha già lavorato con Juric in ritiro, mettendosi alla prova, e sarebbe interessante vederlo muovere i primi passi nel professionismo sempre in granata nella speranza che possa intraprendere un percorso alla Buongiorno. Cosa ne penserà Juric? L'occasione di fare il salto in una Prima squadra sembra essere coerente con il percorso di crescita di Dellavalle, che nel frattempo rimetterà la testa sul campionato Primavera. C'è ancora una lotta scudetto a cui ambire per far vedere di aver messo alle spalle la delusione della finale di Coppa Italia persa.
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