È rivoluzione nel Torino Femminile. Manca ancora una prima squadra, ma la società punta ad avere un movimento sempre più competitivo e per questo ha affrontato due nodi cruciali, le giocatrici fuoriquota e il numero di tesseramenti. In tutto ciò i granata hanno salutato un tassello storico del movimento femminile. La decisione è stata quella di non rinnovare il contratto di Tatiana Zorri, che intanto è stata tesserata dal Pinerolo come allenatrice della prima squadra.
Femminile
Torino Femminile, fuoriquota in B e meno tesserate per alzare la qualità
Tatiana Zorri non confermata per la Juniores, addio dopo uno scudetto sfiorato nel 2019 in finale contro il Perugia
FUORIQUOTA – In casa Toro continua il problema legato al tema delle giocatrici che non possono disputare il campionato Juniores e in assenza di una prima squadra il rischio di perderle è concreto. Per ovviare a questa difficoltà, l'annata delle 2000, che con Tatiana Zorri avevano sfiorato lo scudetto nel 2019 contro il Perugia, e quella delle 2001 verranno comunque contrattualizzate. Non sarà però un libere tutte. Più di una decina di loro, le titolarissime del gruppo Zorri, verranno mandate in prestito preferibilmente in Serie B. L'obiettivo è fare accumulare loro esperienza per far sì che possano essere pronte nell'eventualità di una prima squadra granata pronta per la prossima stagione.
GRUPPI – In questa direzione va anche la mini rivoluzione che riguarda le altre annate. La decisione della società è quello di diminuire il numero di tesserate, liberando le ragazze che danno meno garanzie in vista del futuro, per puntare solamente su quelle di maggiore qualità. Calerà infatti il numero delle tesserate, da 170 a 155. La volontà della società è aumentare il livello di tutte le rose, un'ambizione che può essere soddisfatta concentrandosi solo sui profili ritenuti più pronti. Con questa mossa il Toro dà un segnale forte: per essere competitivi su tutti i fronti, anche la selezione sarà più dura.
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