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A stagione conclusa, e in prossimità ormai di un 2016/2017 che lo vedrà ancora una volta su una panchina del settore giovanile del Torino, è tempo di bilanci per Christian Fioratti, tecnico classe '73, in granata da allenatore dal 2012, dopo essere cresciuto da calciatore al Filadelfia. In questo 2015/2016, dopo le esperienze passate in Berretti e Allievi Lega Pro, Fioratti ha guidato con ottimi risultati il gruppo Giovanissimi Regionali, classe 2002, alla seconda stagione consecutiva nella categoria.
"È un gruppo pronto ad affrontare un campionato importante come sarà quello Nazionale Under 15" - assicura il mister granata, le cui parole abbiamo raccolto sul campo al termine della stagione sportiva - "È stata un'annata che mi ha riempito di orgoglio e soddisfazione perché ho visto tutto il lavoro sviluppato in settimana essere proposto con continuità ed efficacia in campo, ho visto una crescita costante del gruppo e, in ognuno di essi, una profonda consapevolezza dei propri mezzi".
Non solo risultati sportivi, che non sono comunque mancati: "La soddisfazione più grande non è stata la vittoria sportiva, nonostante il gruppo abbia ottenuto il primo posto nel campionato "sotto leva" regionale, il terzo posto "sotto leva" nel torneo Internazionale Stefano Gusella battendo sul campo Napoli e Pro Vercelli, il primo posto al torneo Paolo Rossi di Burago, davanti ad Atalanta e Inter, il terzo posto a Porto Tolle subendo zero gol, il quarto posto a Carcare subendo un solo gol, il terzo posto al Chisola Cup vincendo contro Novara, Cagliari e Liverpool e perdendo con la Juve solo ai calci di rigore, ma ciò che è stato ancora più importante è stato ricevere continui apprezzamenti dagli addetti ai lavori sulla qualità dei singoli e del gioco di squadra espresso nelle varie manifestazioni".
Annata che, tra l'altro, ha visto alcuni infortuni gravi e la perdita di protagonisti annunciati: "Ci tengo a menzionare gli infortuni di Matteo Formia, capitano della squadra che ha subito una rottura del menisco con intervento necessario di ricostruzione del medesimo e Jacopo Pezzoli, che ha riportato la rottura tibia e perone: sono ragazzi che hanno sofferto tanto, ma sono sempre stati vicini alla squadra, facendo da esempio importante per i compagni".
Un futuro in granata non in discussione, anche se non c'è ancora una panchina certa per Fioratti, inizialmente accostato proprio agli Under 15, ovvero a quella leva 2002 con cui ha appena lavorato, ma che potrebbe invece lavorare col gruppo 2003, mantenendo la categoria per la terza stagione consecutiva: "Aspetto serenamente di sapere quale sarà il mio ruolo per la nuova stagione, ma sono felicissimo di poter dare ancora per un altro anno, il quinto consecutivo, il mio contributo al Torino FC. Voglio continuare a dare il massimo: sarò appagato solo quando qualcuno di questi, un domani, arriverà a giocare in prima squadra e mi chiamerà al telefono per dirmi "se sono arrivato qui e' anche grazie al lei, Mister".
Un obiettivo tanti ambizioso, quanto semplice: un lavoro importante, spesso nell'ombra, in una categoria difficile ed "intermedia" come quella di raccordo tra scuola calcio e settore giovanile vero e proprio, nella quale siamo sicuri che mister Fioratti potrà continuare ad essere protagonista.
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