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Torino, Ludergnani: “Vi spiego la mia filosofia sul settore giovanile”

Torino Primavera Ludergnani

Le parole del responsabile del Settore giovanile granata in occasione dell'incontro dell'AIAC: "Non stiamo pensando a un progetto diviso in categorie, ma prevede un lavoro sequenziale negli anni. Per me questo è un credo"

Redazione Toro News

Ruggero Ludergnani, responsabile del Settore giovanile del Torino, è intervenuto nella serata di ieri - lunedì 14 marzo - all'incontro formativo organizzato a Moncalieri dall'AIAC (Associazioni Italiana Allenatori Calcio) di cui il club granata era ospite. Tanti i temi toccati dall'ex Spal, dalle innovazioni portate da sette mesi a questa parte allo sviluppo di un Settore giovanile moderno.

INNOVAZIONI - "Abbiamo fatto un grande passo avanti grazie all'inserimento di due figure professionali, che sono qua con me - ha esordito Ludergnani - Io penso che un settore giovanile debba essere diviso in aree. In questo momento, perché in due mesi non potevo fare di più e volevo anche capire l'ambiente in cui ero arrivato, ne ho inserite due: Gianmarco Ciotti, responsabile della forza, e Antonino Asta, una figura che conoscete tutti bene, il responsabile degli allenatori".

IL PROGETTO - Insieme ad Asta e a Ciotti, Ludergnani sta sviluppando un Settore giovanile che punta a essere dinamico: "Non stiamo pensando a un progetto diviso in categorie, ma prevede un lavoro sequenziale negli anni. Per me questo è un credo, l'ho detto in uno dei primi incontri con la società e lo ribadisco. Non esiste solo più la Primavera nel mondo del calcio. Iniziamo a costruire dal basso i gruppi con l'attività di base, li andiamo a implementare con i fuori regione e con ragazzi stranieri, ma non è più pensabile di non costruire gruppi che partano dal basso". 

LE RISORSE -  "Penso che il Torino abbia le necessità di crescere un po' nella mentalità, di strutturarsi di più - ha proseguito Ludergnani - Io vi dico con grande orgoglio che quando alzo la cornetta e parlo con una famiglia, il Torino è un grandissimo nome, lo è in tutta Italia. Noi vogliamo renderlo più competitivo, moderno e affascinante, e per fare questo dobbiamo cambiare passo". E un nodo fondamentale in quest'ottica riguarda le risorse utilizzare per lo sviluppo del Settore giovanile: "Nella mia precedente esperienza abbiamo sperimentato una sana collaborazione tra le varie parti del club che ha portato a buoni risultati, per quanto riguarda anche l'investimento delle risorse. Sono fiducioso che questo possa avvenire anche a Torino".