Il Torino Primavera sta vivendo un inizio di stagione difficile. Alla vittoria d'esordio sulla Sampdoria sono seguite tre sconfitte che hanno interrotto il percorso dei granata. Il ko di Verona è un altro inciampo nel cammino di inizio campionato, ma resta viziato da episodi in una gara da più volti, non tutti negativi. I risultati non stanno arrivando, vero, ma è anche vero che era prevedibile fosse necessario un periodo di assestamento considerando che la squadra è in larga parte rinnovata e che anche la guida tecnica, con l'arrivo di Tufano in estate, è cambiata.
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Torino Primavera alla ricerca di equilibrio: serve tempo per assestarsi
Torino Primavera, gruppo rivoluzionato e ancora in costruzione
—Tanti giocatori dell'attuale Primavera si stanno appena affacciando al campionato Under 20 dopo aver terminato il percorso in U18, tanti altri arrivano da campionati esteri e si sono integrati in gruppo in corsa e necessitano di tempo. Dare equilibrio e continuità di rendimento non è cosa semplice considerando che le gerarchie si stanno ancora formando. A Verona erano solo quattro i giocatori titolari che già con Scurto avevano avuto largo spazio: Marchioro, Dalla Vecchia, Gabellini e Franzoni. Tutti gli altri stanno inserendosi, chi con più facilità e chi con meno, in un gruppo di fatto nuovo e privo di alcuni punti fermi come Ciammaglichella, Bianay, Dellavalle, Savva e Njie, indirizzati in granata o altrove verso le prime squadre. Il Toro nel mentre ha acquisito nuovi protagonisti. Alcuni come Plaia, Olsson e Krzyzanowski sono arrivati da poco ma sembrano aver trovato la propria dimensione e si sono già fatti apprezzare per personalità. Altri come Desole, Bonadiman e Mahari stanno compiendo il passo di chi la Primavera l'aveva appena assaporata l'anno scorso e quest'anno è chiamato invece a viverla più da protagonista. Rossi, Liema, Dimitri, Raballo e Galantai invece stanno affrontando il salto di categoria vero e proprio dopo Under 17 e Under 18. Infine c'è chi è arrivato in estate e gradualmente aumenterà il proprio contributo: Atlee, Conzato, Pellini, Russo e Tzouliou tra chi era presente a Verona.
Torino Primavera, serve tempo per crescere
—Nella sconfitta di Verona, il Torino ha avuto difficoltà diverse rispetto agli inciampi con Milan e Fiorentina. Contro i rossoneri era mancato cinismo sottoporta in una ripresa dominata, con la Fiorentina si era riproposto un problema simile di concretezza offensiva. A Verona invece i ritmi d'attacco hanno funzionato e il Toro si è sbloccato sottoporta grazie ai gol di Franzoni, Raballo e Krzyzanowski. Si sono viste invece maggiori difficoltà a centrocampo ed errori nel reparto arretrato che erano venuti meno alla luce nelle precedenti uscite. Trovare l'equilibrio sarà il compito dei prossimi giorni e delle prossime settimane per ripartire e dare nuova linfa. Non concedere tempo al gruppo di Tufano sarebbe però affrettato, perché pur nelle sconfitte si sono visti elementi da cui ripartire e anche chi ha sbagliato di più deve avere il tempo e la serenità di mettersi alle spalle un inciampo in un percorso di crescita che in un Settore giovanile è e rimane sempre la priorità.
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