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giovanili
"Non è stato l'esordio che il mondo Toro si aspettava, in quella che resta comunque a tutti gli effetti una giornata storica: ad anni di distanza la Primavera granata chiude un cerchio gigantesco e torna finalmente a scendere in campo per una partita ufficiale tra le mura del rinato - adesso sì, a tutti gli effetti - Filadelfia, ad assaporare l'incessante calore del pubblico anche per un match giovanile, a calcare il terreno sul quale correvano gli Invincibili. La sfida all'Atalanta sarà ricordata e resterà impressa nella storia, al di là del risultato finale, e non a caso ieri pomeriggio erano presenti personalità simbolo della galassia granata per assistere dal vivo a questo momento.
"Un insieme di fattori positivi che avrebbero dovuto, e dovranno, avere l'effetto di caricare e galvanizzare i giovani del Torino, di fare la differenza in positivo spingendo i propri beniamini oltre ogni ostacolo, ma che nella sfida di ieri sembrano invece piuttosto aver generato l'effetto opposto: la Primavera granata non ha disputato una buona prestazione è stata conseguentemente sconfitta dai pari età dell'Atalanta per 0-2 (qui il commento - qui le pagelle - qui la classifica), ma una delle motivazioni è senza dubbio da ricercare nel fattore campo che per questa prima volta si è rivelato ulteriore elemento di difficoltà da superare. Scendere in campo nel cuore dello storico impianto, di fronte ad un pubblico così numeroso e dalle aspettative in un certo senso elevate, ha finito per incutere timore nei giovani granata.
"Situazione non auspicabile, ma comprensibile per quello che è stato l'esordio nella "nuova" (meglio: ritrovata) casa. Ma a partire dal prossimo incontro tra le mura amiche, il Filadelfia dovrà avere sulla Primavera granata un effetto di carica: la pressione, come insegna la storia, dovrebbero e dovranno sentirla le formazioni ospiti e non il Torino. Anche perchè è facilmente prevedibile che l'affluenza per le sfide giovanili si confermi a partire da questa stagione ben superiore rispetto alle annate passate, proprio grazie al fattore campo: un elemento con il quale i giovani granata dovranno convivere e dal quale anzi trarre forza e motivazioni. Perchè il Filadelfia torni, davvero, a fare la differenza; ma a favore del Torino.
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