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Obiettivo sempre più concreto per la panchina della Primavera del Torino, Raffaele Palladino ha appena finito la sua prima vera stagione da allenatore, basta pensare che solamente nel 2019 aveva appeso gli scarpini al chiodo e nel 2021 aveva già conseguito a Coverciano il patentino UEFA A. La sua prima volta in panchina è stata comunque ottima. A Monza l'ex giocatore tra le varie di Juventus, Genoa e Parma ha fatto benissimo, sfiorando la promozione in Primavera 1.
IL CREDO - Lo storico del Palladino allenatore è quindi breve, ma non è per quanto fatto in panchina che il Torino lo vorrebbe. La ragione principale porta alla progettualità per creare un fil rouge dalla prima squadra alla Primavera. Allievo di Gasperini prima e di Juric poi, Palladino condivide il credo tecnico-tattico dei due allenatori. Modulo 3-4-2-1, aggressione alta, uomo contro uomo e verticalizzazione. Questo ci si deve aspettare da una squadra di Palladino (semplificando in poche parole quanto ha prodotto sul campo il suo Monza). I suoi modelli - dichiarati - sono proprio si due ex allenatore, Juric e Gasperini.
CARRIERA - Un Monza a cui è legato da ormai 3 anni, prima da calciatore e poi da allenatore. Una volta conclusa la carriera da calciatore, Palladino è rimasto a Monza per studiare e imparare il mestiere da allenatore. La prima stagione (durante la quale aveva iniziato a prendere le abilitazioni per allenare) è rimasto nel settore giovanile come collaboratore tecnico, poi la stagione dopo si è seduto per la prima volta in panchina. Quella 2020/21 per ovvi motivi non è stata un'annata vera e propria, stop al campionato e tante amichevoli hanno permesso comunque a Palladino di iniziare a lanciarsi nella sua nuova avventura.
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