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Thibo Baeten esulta per il gol dal dischetto nel derby della Mole insieme a N'Guessan e Angori
Dopo tre sconfitte consecutive, l'imperativo per la Primavera del Torino è quello di rialzarsi. Il cammino è ancora lungo e domenica mattina a Biella contro il Lecce ci sarà l'opportunità di tornare a brillare. Quanto successo nel nuovo anno deve e può essere visto come un incidente di percorso, cosa normale quando si parla di campionato Primavera. Raramente, d'altronde, in questa categoria una squadra riesce ad avere un cammino perfetto senza battute d'arresto e la classifica anche di questa stagione ne è la dimostrazione. Tanti, tantissimi club nel giro di pochi punti.
TORINO - Contro i salentini intanto Coppitelli ritroverà N'Guessan e Baeten che rientrano dalle rispettive squalifiche e questa è un'ottima notizia. I due arriveranno più riposati rispetto al resto della squadra impegnata nel turno infrasettimanale e per questo potranno essere un'arma in più. Il difensore ex Lens avrà anche un rosso da farsi perdonare. Oltre all'episodio negativo, nel derby il ragazzo ha fatto vedere qualità importanti e potrà diventare un punto di riferimento per la retroguardia granata. Baeten, invece, ha già ampiamente dimostrato cosa sappia fare. Ormai è fondamentale per la squadra e con qualche giorno di riposo in più ha l'obbligo di fare la differenza contro il Lecce per far uscire il Torino dal filotto di sconfitte consecutive.
LECCE - Dall'altra parte, però, c'è una squadra da non sottovalutare. In estate Corvino e Delvecchio hanno costruito una squadra competitiva e il 2-2 contro la super Roma di questa stagione nella scorsa giornata ne è la dimostrazione. I due sono andati a pescare da tanti top club europei ragazzi che stavano trovando poco spazio. I salentini sono stati infatti la squadra che ha operato di più sul mercato quest'anno e dopo un periodo iniziale, col tempo il gruppo ha iniziato a macinare. Per questo - nonostante i sette punti di differenza in classifica - il Lecce non è da sottovalutare. È anche vero, però, che il Toro si è sempre trovato a suo agio contro le squadre che giocano a viso aperto.
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