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MILAN, ITALY - DECEMBER 07: Matteo Motta of FC Internazionale Primavera U20 competes for the ball during FC Internazionale U20 v Torino U20 - Primavera 1 at Centro Sportivo Interello Giacinto Facchetti on December 07, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Sara Cavallini - Inter/Inter via Getty Images)
Da inizio stagione il mantra di Felice Tufano è uno: “In Primavera conta la crescita, non per forza il risultato”. Allora dopo la sconfitta di Milano contro l’Inter si può guardare un bicchiere mezzo pieno: la gara della Primavera del Torino può essere di insegnamento per tanti ragazzi. Gli errori sono stati pesanti e l’importante è che i ragazzi di Tufano imparino. Dall’approccio sia al primo che al secondo tempo ai gol presi dopo i gol del pari e del 3-2 che aveva riaperto la gara. Tutti errori di attenzione, non tecnici. Qualcosa di grave, ma sul quale si può lavorare con maggiore serenità forse proprio perché tutti giocano in Primavera.
Andiamo per gradi. Il gol dell’1-0 è un’amnesia collettiva, con la squadra che è stata sorpresa dall’inserimento di un centrocampista a pochi minuti dall’inizio. Può capitare non leggere bene determinate situazioni a inizio gara e infatti con il passare dei minuti i granata sono stati in grado di interpretare molto meglio la gara, così come a reagire dopo lo svantaggio subito praticamente a freddo. Poi però gli errori peggiori: lo svarione di Mendes pochi secondi dopo il gol del pari va di pari passo con le due reti subite in avvio di ripresa. I 3 gol potevano essere evitati tranquillamente e non possono essere accettabili, questo perché mentalmente l’approccio doveva essere ben diverso.
Si parlava di bicchiere mezzo pieno però. Le lezioni da imparare sono tante e la certezza è una sola: Tufano è esperto e navigato, quindi saprà lavorare con i suoi ragazzi su questi aspetti. La fortuna del Torino è proprio quella di avere un allenatore del genere in panchina, uno che vada oltre al risultato e il cui obiettivo principale sia di portare quanti più ragazzi a diventare professionisti. Con questa mentalità in tanti trarranno beneficio. I tre punti lasciati all’Inter, in un cammino lungo come quello Primavera, non sono una tragedia. La tragedia sarà non imparare da questi errori.
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