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Da un “figlio del Filadelfia” a un altro “figlio del Filadelfia”: carriere differenti, percorso difformi (perlomeno nei colori vestiti), ma un destino simile. Il successore di Moreno Longo sulla panchina della Primavera del Torino, con la quale ha appena conquistato la semifinale Scudetto per la terza stagione consecutiva, sarà – con ogni probabilità – un altro prodotto del settore giovanile granata: Ivano Della Morte.
Nato a Cirié nel 1974, da nemmeno diciottenne fu protagonista assoluto della Primavera granata Campione d'Italia nel 1992, guidata da mister Rosario Rampanti, l'ultima a cucirsi lo Scudetto sul petto prima di quella guidata proprio da Longo nel 2015. Proprio Della Morte mise la firma nella finale di ritorno contro la Reggina, mettendo a segno una delle quattro reti nel 4-3 decisivo (le restanti portarono tutte la firma di un “certo” Christian Vieri...). Nella stagione successiva, da aggregato alla prima squadra, esordì in Serie A contro il Pescara il 28 febbraio 1993, anche se furono soltanto due le sue presenze ufficiali in maglia granata, prima di iniziare una discreta carriera tra i professionisti. Monza, Lecce, Avellino, Reggiana, Fidelis Andria, Lucchese, Vicenza e, nel 2002-2003, Chievo Verona, dove fu compagno di squadra proprio di Moreno Longo. Non solo: al termine della propria carriera ha vestito anche le maglie di Genoa, Cesena ed Ascoli, prima di chiudere all'Alessandria nella stagione 2006/2007, ed intraprendere un percorso da allenatore.
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