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Torino Primavera in finale di Coppa Italia: il capolavoro di Coppitelli in tre mosse

Nikhil Jha

All'avvio del 2018, in casa contro la Lazio, subito una sorpresa in distinta: l'abbandono del 4-3-1-2 di fabbrica verticale ma prevedibile lascia spazio ad un 4-3-3 in grado di risolvere alcuni dei problemi evidenziati dalla prima parte di stagione, tra cui lo sviluppo del gioco in ampiezza e la possibilità di sfruttare al meglio alcuni dei talenti in rosa. Come Nicola Rauti, che si guadagna il posto insieme a Millico e Butic nel tridente avanzato dimostrando di essere una costante spina nel fianco per le avversarie. Un cambio di modulo favorito dalla grande duttilità di Ben Lhassine Kone, ivoriano classe 2000, uno dei giocatori chiave di questa Primavera che la società ha prelevato dai dilettanti romani della Vigor Perconti proprio su indicazione di Coppitelli. Da trequartista, Kone si è reinventato con successo come mezzala, consentendo alla squadra di cambiare veste tattica. Una malleabilità tattica che ha dato i propri frutti nella trasferta di Bergamo, in cui si è visto un inedito 3-5-2, ma anche nella sfida di ritorno contro la Roma, quando i granata sono passati con agilità dalle tre punte ad un più accorto 4-4-2 che ha sbarrato la strada ai capitolini e aperto il campo alle ripartenze dei granata.

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