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L'ultima volta che la Primavera del Torino aveva battuto e dominato contro la prima in classifica in panchina c'era Coppitelli. Non è forse un dettaglio. L'allenatore romano dal suo ritorno ha portato mentalità, identità e organizzazione. Da tempo ripete con orgoglio che se i suoi ragazzi avessero indossato magliette diverse, chiunque avrebbe capito che la sua squadra era il Torino. Ed è vero. La sua squadra è da Toro adesso. Non è il risultato a farlo pensare (lo si poteva dire anche dopo la sconfitta contro l'Atalanta), ma la prestazione dei suoi ragazzi. Da Sava a Vianni ognuno con i propri pregi e i propri difetti hanno messo in campo carattere e determinazione, che - uniti a una chiara identità di gioco - stanno facendo la differenza. Sicuro è stato determinante in questo momento anche il ritorno di Karamoko: dal quando è rientrato il Toro ha vinto due partite su due.
REAZIONE - Il gol di Larotonda è l'emblema del momento. È andato a prendersi con cattiveria la palla dopo la respinta di Stankovic e ha preso tutto quello che c'era in mezzo (Continella ha fatto un bel volo a terra), poi la corsa verso la telecamera a bordocampo e le urla liberatorie. Lui e tutti i compagni insieme, uniti, come un vero gruppo, come una vera squadra, che davanti alle difficoltà fa fronte unito e cerca di superarle. L'immagine è quella del post-partita con tutta la squadra in cerchio che dopo il discorso di Coppitelli esplode di gioia. La vittoria di Ascoli è stata la prima svolta, poi la notizia della possibile riforma ha alleggerito le teste dei granata e chissà quale sarà la reazione a questa vittoria.
OBIETTIVI - D'altronde il percorso di questo Torino non riguarda solamente la permanenza in Primavera 1. Piuttosto l'obiettivo primario - come ogni squadra della categoria - è di formare giocatori per il professionismo. In tal senso i progressi sono evidenti. Kryeziu sta pian piano diventando un regista vero: fa giocate con la cattiveria di chi vuole raggiungere il risultato. Un discorso fatto anche da Coppitelli dopo la vittoria contro l'Inter: "Ci sono giocatori che hanno fatto progressi enormi, come ad esempio Kryeziu. Ma anche Horvath. E non solo: oggi Celesia contiene Satriano e la speranza è che società professionistiche si rendano conto che il ragazzo ha dei valori. Si acquisiscono caratteristiche che poi occorre utilizzare, mettere in atto. E' importante per il futuro dei ragazzi". La strada intrapresa è giusta, ora il Torino deve puntare a risalire man mano la classifica e a fine stagione si tireranno le somme. Di sicuro il bilancio del cammino di Coppitelli con il Torino è ampiamente positivo, così come il rendimento dei giocatori sotto la sua gestione.
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