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Torino Primavera, la prima squadra insegna: la Coppa Italia come scaccia-crisi
Vincere aiuta a vincere. Dopo un periodo buio, in cui i risultati sono arrivati a stento (tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro gare) la Primavera del Torino si è rialzata. Lo ha fatto in Coppa Italia, sfruttando l'appuntamento per tornare a prendere ossigeno e ritrovare il feeling con la vittoria e con il gol. Il 5-0 al Como fa tornare il sorriso ai granata, che ora cercheranno di seguire le orme della Prima squadra per tornare al successo anche in campionato sull'onda della Coppa Italia.
Il Torino Primavera non vinceva dallo scorso 11 settembre, ultimo sorriso in campionato contro il Cesena. Un mese e mezzo di digiuno, in cui la frustrazione è andata via via aumentando, perché alle buone prestazioni non corrispondevano più o quasi i punti. Si sono accumulati errori individuali e un'oggettività difficoltà a segnare, come spesso ha sottolineato anche Scurto. L'ultima partita in casa del Sassuolo in questo senso ha rappresentato il fondo, con la peggior prestazione stagionale. I granata dovevano trasformarla come punto per ripartire e lo hanno fatto, e ora chissà che non possano ripercorrere le orme del Torino di Juric, arrivato al Cittadella in crisi e poi vittorioso in Coppa prima e contro la rivoluzione Udinese poi.
Il Como, che milita in Primavera 2, non si è dimostrato un avversario particolarmente probante rispetto agli ultimi affrontati, ma ha rappresentato il test ideale per ritrovare fiducia. Il Torino si è sbloccato in fase offensiva e ha messo a segno cinque gol, miglior dato in una gara ufficiale da inizio stagione. Certo, la friabilità difensiva del Como ha facilitato il compito ai granata, che ad ogni modo avrebbero potuto con maggior concretezza chiudere la gara con un parziale ancora maggiore. Però c'è anche stato spazio per alcune conferme: Passador tra i pali è una certezza, Dell'Aquila è un'arma ancora da dosare a causa strascichi della pubalgia ma assolutamente determinante. Sono loro due i giocatori più forti e promettenti del gruppo, come si era già capito. Si è anche visto chi ha giocato meno, ma può rappresentare una risorsa, come il difensore centrale Rettore. Ora servirà far seguire il riscatto da un vero e proprio rilancio in campionato: il prossimo appuntamento è di quelli che contano, domenica mattina a Vercelli arriva il Milan.
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