Torino-Empoli Primavera sta tutto nell'attimo seguente al triplice fischio. I toscani festeggiano, i granata escono arrabbiati e il pubblico applaude la squadra di Coppitelli. È il fotogramma migliore di una partita complicatissima per il Torino, che ha a tratti illuso di poter vincere. La differenza alla fine l'ha fatta Baldanzi, un ragazzo che per la categoria al momento rappresenta ciò che in passato erano stati Millico, Vlahovic, Kulusevski e Diallo Traoré.
PRIMAVERA
Torino Primavera, la sosta per trovare l’amalgama: il talento c’è
Contro l'Empoli si sono viste le qualità di molti ragazzi: da Stenio ad Angori, passando per Garbett, Baeten e Di Marco
RIPARTIRE - Il fantasista dell'Empoli è la ciliegina su una squadra rodata e che per gran parte è composta dai giocatori campioni d'Italia la passata stagione. Il Toro è un discorso diverso. Come spesso spiegato quella di Coppitelli è una compagine che ancora deve essere rodata, però la partita contro i toscani rappresenta un punto di partenza. Gli applausi sono l'emblema. Seppur con difficoltà, Savini e compagni hanno saputo tenere testa a un avversario ostico e nel finale hanno anche rischiato di pareggiare. Insomma il punto di ripartenza sta proprio in quel fotogramma di cui si parlava. In 20 giorni i granata dovranno lavorare sfruttando la rabbia per il risultato e con la voglia di diventare una squadra amalgamata.
LEGGI ANCHE
OCCASIONE - Per Coppitelli forse la pausa arriva proprio nel momento migliore. Alle spalle ci sono le sfide alle favorite per il titolo come Roma ed Empoli oltre a una top come il Milan. Di fatto il vero campionato partirà dal 16 ottobre quando i granata sfideranno il Genoa. A Genova potrebbe anche ritrovare giocatori che fin qui sono mancati: La Marca è tornato in campo dopo tanto tempo e non è ancora nelle condizioni migliori, Anton ancora ai box dopo il problema in Coppa e Di Marco (al secondo gol stagionale) deve ancora ritrovare brillantezza. In più sarà un periodo utile per inserire ulteriormente Stenio Zanetti, che contro l'Empoli ha fatto vedere ulteriori passi in avanti. Il peccato sarà la partenza di alcuni giocatori per la nazionale (Garbett, Akhalaia e Lindkvist), ma questo dev'essere prima di tutto un vanto. In 20 giorni Coppitelli può formare il Toro che verrà. La base sono il talento dei giocatori e il gradimento del pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA