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ROME, ITALY - JANUARY 31: Sergio Perciun of Torino U19 competes for the ball with Luca Napolitano of SS Lazio U19 during the Coppa Italia Primavera match between SS Lazio U19 and Torino U19 at Formello Sport Centre on January 31, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Il Torino Primavera vince, convince e alza l'asticella delle ambizioni in una semifinale d'andata di Coppa Italia praticamente perfetta contro la Lazio. Sarebbe stato difficile chiedere qualcosa di più ai granata di Scurto, dominanti e a tratti dilaganti sul campo della Lazio dove poco più di due mesi fa erano stati sconfitti in campionato e ieri hanno invece raccolto un successo per 3-1. Così il primo match point è andato al Toro, distante 90' dalla finale.
Il merito principale della Primavera granata è aver limato in corsa i propri difetti, lavorando su di essi e trasformandoli in punti di forza. Un aspetto che è saltato all'occhio anche contro la Lazio. A inizio campionato c'era un Toro aggressivo (secondo miglior attacco in Primavera 1) ma a volte permeabile in difesa. Ora non è più così perché pur mantenendo la propria prolificità, i granata hanno trovato maggior equilibrio. Con la Lazio il cleansheet è stato impedito dal gol di Milani, autore però di una magia su punizione, ma per il resto della gara nessun tentennamento ed è da sei uscite che i granata non subiscono più di una rete a partita. Poi la squadra ha lavorato sul neo trasferte, con il Toro autore di prestazioni anche importanti fuori dalle mura di Orbassano ma non sempre in grado di portare a casa quanto meritato in termini di risultato. Le ultime due trasferte a Roma hanno invertito anche questa tendenza con il Torino che ha vinto in piena emergenza infortuni contro i giallorossi per 3-1 e ha inflitto lo stesso risultato ai biancocelesti in semifinale di Coppa Italia. L'ultima squadra a sconfiggere il Toro era stata proprio la Lazio a Formello a novembre, da quel momento in poi sono arrivati per i granata 12 risultati utili consecutivi tra campionato e Coppa con l'exploit della semifinale.
La vittoria contro la Lazio rende conto anche di un altro aspetto legato agli equilibri del gruppo granata. Il Torino Primavera è una squadra con i suoi punti fermi, vero, ma in cui c'è spazio per tutti perché anche chi aveva avuto meno spazio sta iniziando a ritagliarsi una parte importante A Formello i granata contavano ancora due assenze importanti, Ruszel a centrocampo e Antolini sulla fascia sinistra (oltre a Padula, assente da tempo). Ma altre individualità con il passare delle settimane hanno dato conferme. Muntu è diventato un valore aggiunto sulla fascia sinistra e ieri lo ha dimostrato, Dalla Vecchia è cresciuto in termini di personalità e con la Lazio ha trovato la prima rete, l'esordiente Perciun in due trasferte a Roma ha lasciato il segno con due gol dalla distanza. Nel mentre la vecchia guardia dà conferme. Con la Lazio, oltre alla solita costanza di rendimento di Dellavalle, si sono messi in luce Njie e Savva. Il cipriota nello specifico è tornato a incidere dopo alcune prove altalenanti, entrando in tutte e tre le reti granata inflitte alla Lazio: la sua qualità sarà utile per il proseguo del campionato e per il ritorno in Coppa. Riavere il miglior Savva è un fattore importante per la Primavera, che inizia legittimamente a sognare: la finale di Coppa Italia è quantomai vicina e la lotta scudetto infuria.
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