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Se l'idea della continuità tra prima squadra e Primavera porterà i suoi frutti in casa Torino lo si scoprirà, intanto i primi segnali hanno messo in mostra come sia stata messa in pratica. Un fil rouge che lega i due gruppi sin dal ritiro e che alla prima uscita ufficiale dei granata di Tufano si è resa palese. Ci sono stati tanti momenti in cui si è riconosciuta l'impronta di Vanoli anche nella Primavera, dimostrando anche l'ottima intuizione della dirigenza nella scelta del tecnico della categoria più importante del Settore giovanile. L'ex Sampdoria, che all'esordio ha vinto proprio contro la sua vecchia squadra, ha dato un'impronta riconoscibile alla sua squadra. Un giudizio che va al di là del risultato.
Esterni che entrano nel campo, difensori che impostano, mezzali che creano e punte sempre ricercate. Alcune peculiarità del 3-5-2 di Vanoli si sono viste anche in quello di Tufano che è partito alla grande in casa granata: il Memorial Mamma e Papà Cairo vinto, l'esordio positivo contro la Sampdoria e un gruppo che ha già idee chiare. A Orbassano è stato un Toro dai due volti e su quello del secondo tempo ci arriveremo, ma partiamo dai primi 45 minuti. I granata hanno terminato sul 2-0 una prima frazione impeccabile. Giocate rapide e di prima, tante soluzioni e molto differenti tra di loro: la base di partenza è ottima. A maggior ragione considerando che tutti i giocatori sono nelle stesse condizioni in cui potrebbero essere con Vanoli. Così il campionato Primavera diventa una simulazione di quello che gli potrebbe capitare tra i grandi. Chiaro, non tutti sono da Serie A e alcuni non lo saranno mai, ma così si dà a tutti la possibilità di patire di meno il gap.
Il gap, giusto. Non c'è solo quello del tasso tecnico, tattico e fisico con i giocatori di Serie A, ma anche quello del ritmo. Il Toro di Tufano dopo una prima frazione perfetta, è calato vistosamente nella ripresa a causa di difficoltà fisiche che sono emerse. Il dispendio energetico iniziale è stato importante e quindi probabilmente la squadra si deve ancora abituare a certi ritmi. La speranza chiaramente è che sia una questione di tempo. Intanto il tifoso del Torino si può godere una squadra che gioca bene, ha idee chiare e in linea con la prima squadra. Di giovani che stanno cercando di fare il salto ce ne sono, un'organizzazione del genere potrebbe facilitare chi vorrà provarci in futuro.
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