La vittoria della Primavera del Torino contro la Spal nell'ultimo turno di campionato porta la firma di due che il granata ce l'hanno addosso sin dalla nascita, Giorgio Savini e Alessandro Dellavalle. Due che con il Torino hanno fatto tutto il percorso fino ad arrivare in Primavera ed essere protagonisti. Cresciuti e cullati negli anni da Massimo Bava, bravo a credere sempre in loro. Per il difensore non è la prima volta in cui è stato decisivo, visto che è già a quota 3 gol in stagione. Per Savini invece sì, il gol del 2-0 è il primo in Primavera. Un'emozione bellissima per un ragazzo che di gol non ne ha mai fatti tanti.
PRIMAVERA
Torino Primavera, non solo gli stranieri: Savini e Dellavalle l’anima canterana
La vittoria di Ferrara contro la Spal porta la firma di due cresciuti a pane e Toro: Savo e Della erano destinati a essere protagonisti
SAVINI - Lui d'altronde incarna in parte quella vita da mediano cantata da Ligabue. Tanto cuore, tanto sacrificio e pochi gol. Eppure è anche per questo suo essere 'mediano' o semplicemente 'da Toro' che è entrato nel cuore di tanti e si è conquistato la stima di molti allenatori. Serve fare rewind e tornare alla stagione 2019/2020. Lui giocava in Under 17 con Semioli, ma a gennaio arriva la chiamata di Capriolo in Under 18. Maglia da titolare conquistata in un amen e subito diventa protagonista con i 2002. Poi lo stop per Covid mette fine a una stagione stupenda fino a quel punto per lui. Era solamente l'anticipazione di quanto è poi successo l'anno scorso. Appena Coppitelli torna al Torino e prende in mano una Primavera in crisi punta su Savini. Aveva bisogno del suo spirito, di quel suo modo di affrontare tutti a viso aperto e senza alcun timore reverenziale. Alla fine la squadra si è salvata anche grazie a lui. Ora gioca da capitano con i coetanei. Qualche prestazione un po' sottotono è anche arrivata, ma appena si è alzato il tasso di difficoltà lui si è ripreso la scena. A Ferrara, senza Anton, Coppitelli lo ha lanciato in mezzo alla difesa. Un ruolo non suo eppure portato a casa a modo suo, da Savini, ma con una novità: segnando.
DELLAVALLE - Prima di lui in gol invece c'era andato un altro cresciuto a pane e Toro: Dellavalle. Classe 2004, di ruolo difensore centrale, ma adattato adesso a terzino. È al terzo gol stagionale e viene da chiedersi a quanti potrà arrivare a fine campionato. Quello di Ferrara è uno schema studiato ad hoc per sfruttare il piede (e che piede) di Angori e la capacità di 'Della' di leggere i tempi e staccare di testa. D'altronde per lui il gol è la normalità. Anche qui serve fare rewind. Di nuovo alla stagione 2019/2020. Nel giro di un mese Della Valle fa due doppiette e già qui la storia fa strabuzzare gli occhi. A renderla ancora più incredibile è il fatto che la prima sia arrivata con l'Under 16 (e quindi con i coetanei), mentre la seconda da sottoleva in Under 17. Il vizio del gol ce l'ha sempre avuto. Ora se l'è portato con sé in Primavera e ha già regalato due vittorie: a Pescara e a Ferrara. Di certo il percorso di ‘Della’ e di ‘Savo’ è appena agli inizi nel Torino. Quel Torino che hanno difeso e onorato nel loro percorso nelle giovanili: loro come Dimarco, Maugeri, La Marca e Barbieri, per una squadra che ha una forte anima made in Toro nonostante l'arrivo di tanti ragazzi dall'estero che stanno avendo un ruolo da primattori come Baeten, Stenio Zanetti e Garbett. Sono ragazzi cresciuti nel Toro che dentro hanno qualcosa di particolare e un sogno nel cassetto: quello di arrivare in prima squadra.
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