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Torino Primavera, ora inizia il bello: la finale un obiettivo in cui credere
La certezza delle fasi finali c'era già, ma conquistare la semifinale evitando i playoff era una necessità importante e così è stato. La super rimonta della Primavera del Torino contro l'Empoli è la testimonianza di due aspetti: la fame della squadra di Scurto e il fatto che la forza sia proprio il gruppo. In stagione sono stati tutti decisivi, così come contro i toscani. Le reti dei subentrati Corona e Ansah, gli ottimi ingressi di Ciammaglichella e Vaiarelli (due che hanno vissuto tutte le tappe del vivaio granata) e la tenacia di capitan Anton, che in campo da infortunato è riuscito a dare la palla del 3-2 su assist di Dellavalle. Proprio nell'ultimo gol c'è tutto. La voglia, la tenacia e il percorso fatto dai ragazzi. Ansah segna il primo e l'ultimo gol della regular season come a chiudere un cerchio. Anton, che ha vissuto una stagione martoriata da problemi fisici, chiude con una vistosa fasciatura alla gamba, zoppicando e regalando al compagno la palla del 3-2. Poi c'è chi ha fatto l'assist, quel Dellavalle che nasce difensore centrale ma che più volte ha giocato come terzino e fa una cosa da terzino: cross dalla trequarti perfetto per Anton.
Il secondo posto certifica l'ottimo cammino del Toro. Un cammino in cui tutti sono cresciuti e si sono resi importanti. Poi ha anche una valenza più pratica. I granata hanno diversi giocatori assenti. Innanzitutto c'è da valutare le condizioni di Anton, uscito infortunato dalla sfida contro l'Empoli. Poi rimane da capire se riusciranno a recuperare Dell'Aquila e N'Guessan, due ragazzi fondamentali durante l'annata. Scurto ha ammesso che dovrebbero farcela (QUI le sue parole), ma è ovvio che non si possa dare niente per scontato. Intanto il Torino si è concesso qualche giorno in più di lavoro arrivando secondo. In questo modo ci sarà tempo per recuperare energie e infortunati. Partire dai playoff contro la Roma avrebbe reso il tutto molto più complesso, perché in meno di una settimana il Torino avrebbe dovuto fare i salti mortali per ritrovare gli assenti e riassestarsi fisicamente. Ora invece ci sono quasi 10 giorni di lavoro per tornare al top e presentarsi magari anche con la rosa al completo in semifinale.
10 giorni durante i quali però i granata non dovranno perdere la spinta emotiva della rimonta contro l'Empoli. I ragazzi di Scurto possono davvero credere al titolo, perché mai quanto quest'anno il campionato è livellato ed equilibrato. Tutti possono vincere e tutti possono perdere. Molto dipenderà dalle mille variabili. Sicuramente in semifinale il Torino arriverà più riposato e questo potrebbe essere un fattore. Intanto questa squadra ha già vinto. Dopo tre campionati complicati, i granata tornano a giocarsi le fasi finali. L'ultima volta c'era Coppitelli in panchina e chissà che non si possa giocare una finale proprio contro il grande ex e ora allenatore del Lecce.
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