Da due partite a questa parte, il Torino Primavera è tornato alla vittoria ritrovando serenità. Il gruppo si è stretto attorno a sé nei momenti di flessione e alla fine ha rialzato la testa anche contro il Genoa, inciampando a volte ma lottando fino all'ultimo per la vittoria. I granata hanno dimostrato carattere facendo fronte ad assenze e infortuni. Circostanze che hanno portato Scurto ad attingere alla rosa completa dando spazio, a volte ampio, anche a chi sulla carta partiva più indietro. Ne è l'esempio Gabellini, che contro il Genoa ha segnato la quinta rete del suo campionato.
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Torino Primavera più forte delle assenze, Gabellini ne è l’esempio
Torino Primavera, la parabola della stagione di Gabellini: partito da terzo, diventa titolare
—Quando da una circostanza nasce un'occasione, saperla sfruttare è un merito importante. Merito che non può non essere riconosciuto a Tommaso Gabellini, attaccante classe 2006 con poco più di un anno di Toro alle spalle. Dopo aver fatto benissimo l'anno scorso in sei mesi di Under 18 con Asta, è stato promosso in Primavera pur essendo due anni sottoleva. Gabellini era chiamato a dover rincorrere per trovar spazio a fianco di un attaccante esperto come Padula e di Franzoni, 2005 arrivato in estate dalla Spal. Si è messo a lavoro, aspettando un'occasione. Con la lunga assenza di Padula per infortunio, la concorrenza si è ridotta, circostanza che Gabellini ha sfruttato al meglio diventando stabilmente la nuova prima punta di riferimento. "Gabellini sta facendo il titolare da inizio anno, ma è un 2006 ed era il terzo attaccante sulla carta a inizio stagione - ha spiegato Scurto nel postpartita contro il Genoa, aggiungendo - "E' stato bravo lui". Sì, perché non era scontato che uno dei giocatori più giovani della rosa avesse questo impatto o questo percorso di crescita.
Torino Primavera, Gabellini ha sfruttato al meglio le sue carte
—In Primavera c'è chi arriva da un contesto più o meno impegnativo, chi patisce il salto di categoria, chi si inserisce in fretta e chi è ormai un veterano. Si tiene in conto il modo miglior far crescere ciascuno, ma è normale lanciare alcuni giocatori prima del previsto per le esigenze di una stagione lunga e dispendiosa. Così è accaduto con Perciun, che non rientrava nelle rotazioni ad agosto ma da gennaio si sta inserendo gradualmente e ha già trovato il gol in campionato e Coppa Italia. Così è stato provato anche Magui, ancora a zero minuti in campionato ma buttato nella mischia nel finale di Coppa con la Lazio e autore della pesantissima rete che ha portato in finale il Toro. Gabellini resta su tutti l'esempio più lampante perché, dopo essere stato lanciato è riuscito a confermarsi, diventando titolare e dando un contributo importanti in termini di gol. Ora deve continuare a crescere e migliorarsi, ma la bontà di quanto fatto fin qui è evidente sotto gli occhi di tutti.
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