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Ancora lei. Per sempre, la maglia rossonera invocherà alla Primavera del Torino il dolcissimo ricordo della doppia finale di Coppa Italia vinta poche settimane fa. Il 2-0 all'andata al Filadelfia e lo 0-1 in trasferta a San Siro hanno segnato un trionfo storico per la squadra granata, che dopo i meritati festeggiamenti si è ributtata sul campionato , l'ultimo a disposizione per accedere ai playoff.
Sesto posto occupato proprio dal Milan: quello di oggi, quindi, diventa uno scontro diretto pesantissimo. Dopo questo match mancheranno tre partite (quattro per il Toro, che ha da recuperare la difficile gara contro la Fiorentina), e i margini di errore si fanno sempre più ridotti. Il Torino arriva al match con assenze di peso come Millico e Buongiorno, ma con la consapevolezza di poter imporsi sulla squadra di Lupi - d'altronde, l'ha già fatto.
Il margine di 2 punti a disposizione dei rossoneri è molto risicato: per questo - per usare un'espressione usurata, ma che negli scontri diretti sempre vera - i punti in palio al Filadelfia valgono doppio, anche se ci saranno altre sfide (tra tutte, quella con il Genoa) che potranno ancora ribaltare sentenze in apparenza già scritte e indirizzare in un modo o nell'altro questa avvincente corsa alla post season.
Oggi, però, è tempo di Milan. Il tecnico granata Coppitelli dovrà essere bravo a rimuovere pericolose superficialità che la bella vittoria dell'andata della finale di Coppa Italia potrebbe portarsi dietro in termini di eccessiva sicurezza di sé. Come tutto quello che i granata hanno conquistato in questa stagione, anche la sfida del Filadelfia andrà vinta con testa, applicazione e gruppo. Per sognare ancora.
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