Contro il Parma, in un sedicesimo di Coppa Italia Primavera combattuto e vivo dal primo all'ultimo minuto, il Torino ha dato nuove prove di crescita e maturità. I granata hanno messo in campo tante delle lezioni che Tufano da luglio sta impartendo: identità di gioco prima di tutto, ma anche carattere e lucidità. Così è arrivato il pass per gli ottavi di finale, da disputare a gennaio per la prima volta in trasferta con il Cagliari come avversaria sulla via dei quarti.
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Torino Primavera, ritorno alla vittoria in Coppa Italia tra vecchie e nuove conferme
Primavera, la Coppa Italia mette in vetrina chi ha giocato meno: Zaia e Cacciamani si prendono la scena
—La prima risposta data dal Torino è in realtà una conferma. Il gruppo c'è e sta crescendo compatto. Nei mesi le gerarchie si sono delineate, ma tutti sono importanti e tutti possono essere decisivi. La Coppa Italia in questo senso è sempre stata fin qui un banco di prova. Tufano, dovendo fare i conti con le due competizioni, ha fatto un ampio turnover sia contro la Virtus Entella che contro il Parma. Chi aveva speso tanto ha così rifiatato, chi aveva trovato meno spazio ha avuto per contro l'opportunità di mettersi in vetrina e dimostrare i passi avanti fatti. I gol siglati nei trentaduesimi e nei sedicesimi di finale ne sono testimoni. Con la Virtus Entella erano stati decisivi oltre ad Acar, Zaia (113' all'attivo in campionato) e Tzouliou (68'). Con il Parma un'unica rete, la cui fattura nasce dal cross di Cacciamani, che sta iniziando ad approcciare il passaggio tra Under 18 e Primavera proprio in Coppa Italia, e termina con l'incornata di Zaia. Una situazione, cross da quinto in area per il quinto sulla fascia opposta o per il centrale, provata e riprovata dai granata e già vincente in campionato con altri interpreti ad esempio contro la Lazio. Allora Tufano aveva detto che lui e lo staff lavorano sulle soluzioni insieme al gruppo in settimana ma che poi la possibilità di scegliere come attuare attingendo a un ventaglio di opzioni fa la differenza e spetta ai giocatori in campo. Così è stato anche contro il Parma e il fatto che il messaggio sia ben recepito non solo da chi ha avuto modo di giocare tanto ma anche da chi ha avuto meno spazio in partita è un altro segnale di solidità.
Primavera, anche i veterani convincono. Gabellini e Perciun mettono altri minuti nelle gambe
—Altri segnali positivi sono arrivati dai giocatori a cui più spesso si affida Tufano. Chi è partito titolare - Plaia, Mullen, Olsson e Franzoni - è sceso in campo con la giusta fame, senza mostrare scorie o particolari fatiche date dall'impegno di domenica con il Monza. Chi è subentrato ha saputo alzare l'asticella. Mendes ha dato sicurezza dietro nell'ultima mezz'ora, Dalla Vecchia si è ben inserito. Le ultime note liete arrivano da Gabellini e Perciun. L'attaccante ha trovato ulteriore continuità in Coppa Italia dopo i recenti fastidi muscolari, dimostrando di essere già maggiormente in condizione rispetto al finale di gara contro il Monza in cui si era rivisto in campo. Perciun ha disputato invece contro il Parma i primi novanta minuti della sua stagione, iniziata in salita per via della frattura al V metatarso rimediata nel corso della prima giornata. Entrambi sono giocatori importanti, che possono dare tanto e riaverli al meglio è sicuramente una priorità.
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