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ORBASSANO, ITALY - JANUARY 27: Torino Primavera attend a minute of silence prior to the Primavera 1 match between Torino U19 and Inter U19 at Stadio Valentino Mazzola on January 27, 2024, in Orbassano, Italy. Photo: Nderim Kaceli
La trasferta di Sassuolo è stata una debacle. Ne ha la consapevolezza il Torino Primavera, arrivato in casa neroverde con l'intenzione di proseguire al passo spedito degli ultimi tre mesi e rientrato in Piemonte con una sconfitta per 6-3 che brucia e delude in primis il gruppo. Non è tanto la sconfitta di per sé a lasciare l'amaro in bocca, ma l'entità del ko e la poca lucidità con cui i granata hanno gestito tutta la gara. Dalla debacle ora si deve ripartire. Il Toro sa come si fa, l'anno scorso la camminata trionfale dei granata di Scurto era partita proprio dopo un pesante 3-0 a Empoli che aveva dato la scossa.
Con il Sassuolo è arrivato il peggior risultato in stagione per la Primavera di Scurto, che mai fin qui aveva subito sei gol in una sola partita e anzi ne aveva incassati appena cinque nelle ultime sette uscite. I due tempi hanno messo in luce difficoltà diverse. Nel primo il demerito del Toro è stato non mettere le briglie a una partita che poteva essere ricondotta sui binari. Dopo il gol di Dell'Aquila e il rigore siglato da capitan Dellavalle per il 2-1 Torino non c'è stata la lucidità necessaria nel compattarsi per evitare al Sassuolo di rimettersi in corsa, complici anche errori individuali, e così i granata hanno incassato 2 gol in 8', troppi. Ma va dato atto al Toro di non aver mai perso lo spirito e di aver chiuso il primo tempo sul 3-3, tornando in corsa sempre, anche al di là delle proprie lacune. Diversa invece la ripresa. I granata sono apparsi visibilmente più stanchi e hanno accusato evidentemente il colpo del 4-3 senza più riuscire a rimettere in carreggiata la gara. La stanchezza è un fattore fisiologico, considerando quanto sia stato dispendioso gennaio tra scontri diretti uno dietro l'altro, emergenza infortuni e doppi impegni in Coppa Italia e campionato. Ma la sensazione è che dopo la rete subita, i granata abbiano alzato bandiera bianca anche nel morale.
Ora la Primavera granata dovrà essere brava a riprendere le fila da dove aveva interrotto. Il tonfo c'è stato ed è stato sonoro, ma non deve tarpare le ali a un Toro che resta in piena corsa nelle due competizioni in cui è impegnata. I granata sono al terzo posto, a pari punti di Roma e Lazio e a -1 dal Milan secondo, con un campionato ancora lunghissimo davanti a sé. La maturità che a Sassuolo è mancata andrà ritrovata già al prossimo incrocio, quando una Lazio con un conto in sospeso si presenterà a Orbassano per la 21esima giornata di campionato in attesa della semifinale di ritorno di Coppa Italia. Il Torino è una squadra che ha dimostrato di avere qualità, offensive e difensive, coesione e carattere. Con il Sassuolo non è riuscito a esprimersi, ora sarà chiamato a farlo per dimostrare che il tennistico ko è stato solo un inciampo.
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