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Il conto alla rovescia per la finale di Coppa Italia Primavera è iniziato. E per l'appuntamento di venerdì 6 aprile forse qualcuno avrebbe sognato di vedere i ragazzi della Primavera giocarsi l'andata della finale di Coppa Italia contro il Milan nel palcoscenico del Grande Torino, teatro degno del cammino di questi ragazzi, capaci di eliminare Avellino, Spezia, Genoa, Juventus e Roma nella strada verso l'ultimo atto. Anche considerata la scelta compiuta dalla società rossonera, che per il match di ritorno aprirà lo stadio "San Siro". Ma la società granata ha optato per organizzare il primo dei due importantissimi incroci (al Toro questo trofeo manca dal 1999) nella cornice del Filadelfia. Con motivazioni decise.
STORIA - Il primo è onorare l'impianto riaperto meno di un anno fa, scenografia di sfondo non solo alle imprese degli Invincibili, ma anche ai tanti successi della cantera granata nel suo momento più in alto. Il Filadelfia, da cornice della finale d'andata, può tornare a brillare, soprattutto nell'inedita e affascinante atmosfera notturna che accoglierà i giocatori (l'incontro è in programma alle 20.30). Senso di appartenenza e storia: il Fila è visto come una "casa", e si è ritenuto che fosse la sede più adatta per la prima di due partite che possono decidere il senso di una stagione.
EFFETTO CATINO - Non solo: la società punta anche sull'effetto catino che il Tempio potrà scatenare, quello già assaporato nell'ultimo derby Primavera: in sostanza, meglio 3 000 persone in un Filadelfia ricolmo che altrettanti spettatori sparuti tra i seggiolini del Grande Torino. Questo nonostante negli ultimi anni la Primavera abbia dimostrato di sapere attirare molte persone nello stadio più importante, come testimoniato nel 2015 dalla Supercoppa Italiana contro la Lazio e dall'avventura in Youth League.
APPUNTAMENTO - A riguardo, il tecnico Coppitelli ha commentato: "Siamo contenti di giocare al Fila, per vivere lì un evento così importante nell’anno dell’inaugurazione.". L'allenatore, comunque, certamente si ricorderà del fatto che il ruolino di marcia delle partite giocate al Filadelfia non è incoraggiante. In campionato, i granata hanno vinto solo due partite su otto giocate sul campo degli Invincibili (contro Bologna e Lazio). Sono poi arrivati i pareggi contro Genoa e Sassuolo e le sconfitte con Atalanta, Verona, Juventus e Chievo. Ci sono state anche due vittorie in Coppa Italia, ma Avellino e Spezia erano avversarie di livello chiaramente inferiore, partecipanti al campionato Primavera 2. Se Coppitelli ha sempre spiegato che la sua squadra patisce la grandezza del campo, a volte si è avuta l'impressione che i ragazzi patiscano il palcoscenico di casa. Una tendenza sicuramente da invertire.
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