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giovanili
Si è chiuso con il 2016 una sorta di primo campionato dell'Under 16, il girone d'andata del nuovo campionato nato dalla riforma delle giovanili, che quest'anno andrà ad assegnare il titolo tricolore. Per il Torino ora si apre una seconda fase, che i granata potranno affrontare a testa alta, consci di avere le carte in regola per puntare sempre più in alto.
Non è stato un inizio facile per il gruppo consegnato nelle mani di Omar Nordi, tecnico proveniente dal Pavia, gruppo che nell'avvio del campionato ha patito qualche risultato inferiore alle prestazioni messe in campo: spicca in tal senso la serie di quattro pareggi consecutivi che ha impedito di spiccare il volo nonostante la squadra girasse. È bastato poi un risultato positivo come il successo in casa della forte Fiorentina per svoltare la stagione granata, che di lì hanno conquistato altre tre vittorie di fila prima della sfortunata sconfitta contro il Genoa - seconda forza del campionato. Nonostante tutto, il bilancio di fine anno non può che essere positivo e sopra le aspettative. Ne è forte testimonianza il fatto che molti ragazzi vengono continuamente mandati con l'Under 17: evidenza della bontà del lavoro svolto da Nordi e staff, che stanno plasmando una categoria nuova in un gruppo capace di far esprimere il talento dei singoli.
Già, il gruppo: questa la vera forza dell'Under 16, un gruppo che ha saputo amalgamarsi al meglio e fidarsi delle idee di un allenatore nuovo. Squalifiche e infortuni hanno condizionato l'avvio di stagione, ma con il passare delle settimane è risultato sempre più evidente come questa squadra - nel proprio insieme - abbia grandi margini di crescita. Ecco perché questo Toro nel girone di ritorno andrà osservato per grande attenzione, nella speranza che le promesse elaborate nella prima metà di campionato possano finalmente sbocciare.
A sbocciare davvero, però, è stato anche il talento di alcuni ragazzi, primo fra tutti forse Francesco Bongiovanni, arrivato in estate dal vivaio del Tre Valli: il nuovo ambiente e i nuovi metodi d'allenamento non hanno spaventato il classe 2001, che con umiltà e determinazione si è preso il Toro, a suon di gol e prestazioni. La miglior copertina per un gruppo che dopo un girone di assestamento, ora vuole dire la sua in campionato, e far vedere di cosa è capace.
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