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Se si guardassero solamente i numeri, comunque parziali, della stagione della Primavera, Sesia sarebbe bocciato. Dopo due anni di campionati al vertice, il Torino quest’anno ha sudato e lottato per non retrocedere e al momento dell'interruzione si ritrovava quart’ultimo. Ma di certo non tutte le responsabilità possono essere del tecnico che ha preso in mano la Primavera quest’anno. L’annata tribolata non può avere Sesia come parafulmine o capro espiatorio, perché - seppur con le sue colpe - l’allenatore granata ha dovuto gestire una situazione complicata e una rosa mal assortita sin dal mercato estivo. Ora il tecnico, come anticipato largamente nelle scorse ore, sarà sostituito: al suo posto, dal prossimo anno, ci sarà Marcello Cottafava (questo il suo profilo).
"RIMPIANTI - Sicuramente per Sesia, al momento, ci sono tantissimi rimpianti. Come quello di non aver potuto salvare il Toro sul campo e non aver disputato il derby al Filadelfia, forse la partita più attesa da parte sua che è da sempre tifoso granata. In generale, Sesia ha potuto condurre al Filadelfia solo cinque partite perchè la sua Primavera è spesso stata costretta a spostarsi su altri campi per le gare interne (tra Vinovo, Chieri e anche Biella) a causa di lavori di rifacimento del manto erboso al Fila o per la contemporaneità degli allenamenti della prima squadra. Da segnalare poi che il tecnico non ha avuto modo di integrare alla squadra i nuovi acquisti del mercato di gennaio, poichè la stagione è stata interrotta a fine febbraio. Insomma, il cuore Toro Sesia aspettava da molto tempo l'incarico di allenare la Primavera e difficilmente le cose sarebbero potute andare più storte.
FUTURO - Ora, intanto, si apre un punto interrogativo sul futuro. Cosa farà Sesia l'anno prossimo? L’allenatore è legato al Torino da un contratto che scade a giugno 2021, motivo per cui potrebbe anche rimanere. Ma difficilmente potrebbe accettare una retrocessione in Under 18 o Under 17 senza un prolungamento. Nelle giovanili d’altronde sono tanti gli allenatori in scadenza (LEGGI QUI). Anche se, va detto, lui al Toro si sente a casa e non lo lascerebbe facilmente, quella dell’addio è una pista possibile e concreta.
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