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Torino, un mercato giovanile pienamente sufficiente

Boubacar, Toro, Primavera
Toro del Futuro / Vivaio pressoché intatto all'esito della sessione invernale di calciomercato: una scelta in linea con la filosofia societaria. Ma qualche novità c'è
Diego Fornero

Quella appena conclusa, è stata una sessione di calciomercato poco movimentata, a livello numerico, anche per il settore giovanile del Torino. Una scelta dettata non da impossibilità, quanto dalla filosofia societaria, che ha visto, in questa stagione ancora più del solito, il club granata voler puntare innanzitutto su risorse interne, anziché ricorrere a innesti provenienti dal mercato.

Prova evidente di questa situazione proviene innanzitutto dagli Under 15, gruppo del tutto immutato, per eccezione del prestito del portiere Luca Trombini alla Pro Vercelli, e che conferma, dunque, la scelta fatta in estate, di puntare unicamente su giocatori provenienti dalla Scuola Calcio granata di Silvano Benedetti, con il solo Samuele Righetti, laterale classe 2001 scoperto tra i dilettanti umbri del Castel Del Piano, come innesto proveniente dall'esterno.

Un unico arrivo, invece, tra gli Under 17 Lega Pro, con l'attaccante Riccardo D'Ippolito, che già era stato aggregato al ritiro estivo 2015 salvo poi ritornare tra le fila dei dilettanti dell'Atletico Torino, che proverà stavolta a giocarsi le proprie chances in granata. Un innesto che prelude, non a caso, alla “promozione” tra gli Under 17 dell'attaccante Nicola Rauti, classe 2000, già aggregato al gruppo di Menghini e schierato domenica scorsa nel match contro l'Entella, a fare da contraltare alla partenza di Riccardo Sottil, fantasista classe '99 ceduto alla Fiorentina, in un'operazione caratterizzata non tanto da scelte tecniche (la qualità del ragazzo non si discute), quanto da una serie di situazioni che hanno portato società e famiglia del “figlio d'arte” granata a cambiare aria.

Tra i '99, si registra anche una doppia cessione, che ha riguardato ragazzi che hanno trovato poco spazio finora: gli attaccanti Daniele Ferrandino e Andrea Sarao, infatti, si trasferiscono entrambi alla Pro Settimo, per riconquistare un posto da protagonisti. Qualche movimento in più tra i '98 della Berretti, categoria solitamente molto vivace per quanto riguarda il calciomercato: sono stati ceduti i due fuoriquota classe '97, con il centrocampista Riccardo Canessa che si è trasferito al Borgosesia e l'esterno offensivo Nicolò Mulatero partito alla volta di Bra, entrambi in Serie D, mentre Marco Milanese, centrocampista '98 arrivato nell'estate 2015 svincolato dal Parma, si è accasato alla Primavera del Napoli. I centrocampisti Giuseppe Rolle e Giuseppe Saffioti sono stati ceduti alla Pro Settimo, il fantasista Gilles Duguet si è trasferito alla Vibonese, sempre in Serie D, mentre il portiere Simone Rossin difenderà i pali dello Stresa, in Eccellenza. Prestito, infine, per il centrocampista Lorenzo Mazzola, che in questo girone di ritorno giocherà con la Berretti dell'Alessandria.

A rinforzare l'attacco della Berretti granata, invece, è arrivato Alessandro Cattaneo, classe '98 proveniente dalla Primavera del Chievo Verona, interessante prospetto che, nelle passate stagioni, aveva mostrato qualità sicuramente interessanti e che in granata proverà a rilanciarsi. Non ha, invece, superato il provino Matteo Bianchi, coetaneo centrocampista della Primavera del Bari, che non è stato aggregato al gruppo di mister Dario Migliaccio.

Arrivando alla Primavera, l'esigenza era quella di sostituire i due attaccanti infortunati, il '96 Gabriel Debeljuh e il '97 Max Martino, entrambi alle prese con una rottura del legamento crociato che li riporterà in campo non prima di fine aprile. Di attaccanti, in realtà, tra i granata ne sono arrivati tre: il fuoriquota Andrea Compagno, classe '96 cresciuto nel vivaio del Catania, che ha iniziato la stagione in Serie D a Pinerolo (già due presenze per lui agli ordini di Moreno Longo); l'esterno offensivo Boubacar Traoré, classe '97, già nel giro della prima squadra del Tuttocuoio, in Lega Pro (anche per lui già due spezzoni di partita contro Juventus e Spezia); nonché Edoardo Tassi, promettente attaccante classe '98 prelevato dalla Primavera della Virtus Lanciano, con cui aveva già messo a segno 7 reti in 13 presenze di campionato in questa stagione. A centrocampo, interessante l'arrivo di Andrea Ianniello, promettente centrocampista classe '97 scuola Lazio, da due stagioni in forza alla Primavera della Pro Vercelli, con ottime prestazioni. Il rinforzo per la difesa, invece, era già in casa: il Torino ha finalmente potuto depositare il vincolo di Richard Friedenlieb“Caballero”, centrale difensivo mancino paraguaiano scoperto la scorsa estate nell'Atlantica Asuncion, e finalmente messo ufficialmente a disposizione di Moreno Longo, dopo sei mesi in gruppo senza la possibilità di scendere in campo in gare ufficiali. Il paraguaiano occupa ora l'unico slot da extracomunitario a disposizione, e può considerarsi a tutti gli effetti un nuovo giocatore del Torino, pronto a dimostrare il proprio valore.

Pochissime, invece, le cessioni in Primavera: il solo difensore Nicola Dellino ('97) è stato ceduto alla Fidelis Andria, dove si alternerà tra Berretti e Prima squadra, mentre l'attaccante Elia Bortoluz ('97), dopo aver regalato al Torino la Supercoppa Primavera con il goal decisivo ai supplementari, si è trasferito in prestito al Vicenza, anche in questo caso con la prospettiva di lavorare sia con la Prima squadra in Serie B, sia con la Primavera. Anche l'attaccante Silvestro Geraci, in predicato di tornare alla Virtus Entella, club dal quale si è aggregato al Toro in prestito, e l'esterno Junior Kobon, che aveva richieste soprattutto in Serie D, alla fine sono rimasti in gruppo, e potranno tornare utili all'occorrenza.

Un mercato, insomma, molto conservativo, che si è mosso innanzitutto per tutelare i gruppi già esistenti, pur fornendo qualche puntello importante per Berretti e Primavera. Le rose, anzi, si sono un po' sfoltite, fattore che permetterà a chi c'è già di lavorare con maggiore serenità. Un mercato da piena sufficienza, condotto come sempre da Massimo Bava: ora bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare, con la speranza che da qui possano provenire, finalmente, a medio/lungo termine, delle future pedine per la prima squadra...