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Torino Under 15, il bilancio: stagione di crescita senza pressioni di classifica

Lorenzo Bonansea
Il gruppo di Andrea Menghini ha concluso il campionato lontano dalla zona playoff, ma ha dimostrato ampissimi margini di miglioramento...

Se si facesse l'errore di guardare solamente la classifica, in un campionato come quello Under 15, si commetterebbe un errore di valutazione grossolano, e poco coerente con quelle che sono le basi e i principi di un settore giovanile come quello granata. Certo, un commento sulla graduatoria va fatto, per cronaca ed obiettività: il Torino Under 15 di Andrea Menghini ha di fatto concluso il campionato regolare terminando fuori dalla zona playoff, senza aver mai dato l'impressione di poter lottare veramente per quel traguardo, finendo al settimo posto nel Girone A con 36 punti, a -16 dall'Empoli quinto.

Dicevamo, però, delle basi e dei principi di un settore giovanile: l'obiettivo, in una categoria come l'Under 15 (la prima del percorso "giovanile agonistico" di un piccolo calciatore) è la crescita a tutto tondo del soggetto, senza pressioni di classifica o di sogni tricolori. E l'Under 15 granata ha centrato questo obiettivo: già, perché il gruppo di Menghini ha dimostrato - nonostante una differenza fisica notevole rispetto alle altre squadre (e chi conosce la categoria, sa bene quanto lo sviluppo fisico più o meno precoce in un ragazzo di 14 anni incida sui risultati) - di saper giocare a calcio e bene, mettendo in difficoltà formazione più smaliziate e "mature", e ricevendo i complimenti di avversari ed addetti ai lavori. E' un gruppo con grandi margini di crescita, quello Under 15: dai già più sviluppati Tesio, Guerini, Morra, Celesia ed Angeli, ai più "acerbi" - ma dalla tecnica sopraffina - Pane, Maggio e Coppola - questo Toro ha dei valori indiscutibili in tutta la sua rosa, da chi supera già abbondantemente il metro e cinquanta, a chi invece deve ancora esplodere fisicamente.

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Una stagione, dunque, di costruzione e di grande crescita, tattica e tecnica: Menghini ha voluto che i suoi ragazzi non snaturassero mai il proprio gioco per esigenze di risultato, e anche contro squadre più fisiche, il Toro non ha mai smesso di proporre il proprio calcio, e i risultati - si può starne certi - si vedranno più avanti. Anche perché, a dovere di cronaca e di statistica, è bene ricordare che nell'ultimo Torino che vinse lo scudetto con i Giovanissimi, nessun giocatore divenne professionista. Questo non è un dogma e nemmeno una costante, ma serve giusto per puntualizzare come davvero il risultato - in una categoria come l'Under 15 - sia più che secondario.

Ad ogni modo, i ragazzi di Menghini - pur non partecipando ai playoff - avranno occasione di scaldare i muscoli da qui all'inizio dell'estate con diversi tornei. Si parte domenica con l'Alpignano Cup, mentre il 14 maggio è in programma un'amichevole contro l'Inter. A fine mese, poi, importante appuntamento a Milano con un Torneo Internazionale, prima della trasferta francese dei primi di giugno, per un altro torneo a respiro europeo. La crescita continua, questo piccolo Toro può stupire.