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Torino Under 16, il bilancio di fine anno: Casadei una garanzia, Finizio-Gatto al top

Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

L'Under 16 granata butta via le fasi finali nella seconda parte di stagione, ma la rosa conferma le proprie qualità

Il Torino Under 16 era forse la squadra giovanile su cui c'erano più aspettative, visti anche gli ottimi risultati della scorsa stagione e i quarti di finale della poule scudetto raggiunta. La rosa, plasmata in gran parte nello scorso biennio da Antonino La Rocca, è sempre stata promettente per individualità e coesione tra i vari giocatori. Tutte qualità che si sono apprezzate anche in questa stagione, la prima sotto la guida di Marco Veronese. Però è mancata concretezza sul campo e i torelli hanno pagato un prezzo caro per questo, il mancato accesso a delle fasi finali in cui questo gruppo avrebbe potuto dire la propria.

Torino Under 16, il bilancio di fine stagione: che rimpianto i mancati playoff

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La stagione del Torino Under 16 è stata altalenante e non può che essere analizzata separando girone d'andata e girone di ritorno. Nella prima metà di campionato si è rivista quella squadra che tanto aveva impressionato nella stagione 2022-2023, una corazzata che a lungo è stata in vetta e ha poi chiuso al terzo posto al giro di boa (3 vittorie, 4 pareggi, 2 sconfitte). I torelli però non sono riusciti a mantenere lo stesso ruolino di marcia nel girone di ritorno e sono stati protagonisti di un crollo verticale nei risultati (2 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte). Così il Torino si ritrova scivola man mano in classifica e si ritrova a lottare all'ultima giornata per il sesto posto, l'ultimo per l'accesso ai playoff. Anche l'ultima via per l'accesso alle fasi finali però sfuma, a causa della sconfitta contro la Sampdoria, e arriva quindi per i granata un amaro settimo posto che porta con sé più di un rimpianto per quanto lasciato per strada nel 2023.

Torino Under 16, i profili tra i granata classe 2007

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A prescindere da quanto raggiunto o meno, la rosa dei 2007 granata ha confermato le proprie qualità nelle individualità. La prima nota positiva della stagione è Edoardo Casadei, non una sorpresa per un ragazzo che negli ultimi due anni ha giocato sempre su alti livelli attirando anche l'attenzione delle Nazionali giovanili: in cabina di regia è stato insostituibile, 18 presenze tutte da titolare per il cervello del centrocampo granata. Altre conferme sono arrivate, sia per continuità che per personalità, dalle fasce: sulla destra si è imposto Tommaso Gatto, giocatore più impiegato della rosa per minutaggio insieme a Casadei, convincente quando ripiega e in crescita nelle incursioni offensive; a sinistra invece Davide Finizio, classico terzino di spinta, con doti atletiche importanti per quanto riguarda la corsa e la resistenza (2 gol all'attivo). Casadei, Gatto e Finizio già l'anno scorso erano stati i più impiegati, con Veronese hanno mantenuto la loro centralità nel progetto granata a testimonianza di una crescita che sta proseguendo nel modo giusto. Restando sulla difesa, bene si sono comportati anche Davide Ressia e Tommaso Gallo, coppia di centrale titolare nei 2007 in caso di difesa a quattro (a tre si aggiunge Jean Fiore). In attacco c'è stata più alternanza, complice anche qualche infortunio. Domenico Gai ha avuto spunti importanti come mezzala. Tra le ali invece da segnalare la crescita di Romeo Sandrucci, passato da una manciata di minuti giocati lo scorso anno agli oltre 1000' di questo campionato impreziositi da 3 gol segnati  e la lena di Arthur Spadoni, un jolly da 5 gol all'attivo per Veronese che l'ha impiegato anche da centravanti in caso di difficoltà. Il miglior marcatore della rosa resta infine Gioele Conte, che in 800' ha segnato 6 gol.