giovanili

Torneo di Viareggio: Toro-Roma 1-3

Federico Floris

Dopo la bella vittoria negli ottavi sull’Inter, il Toro di Pigino si deve arrendere alla superiorità della Roma, che vince 3-1 e accede meritatamente alla semifinale del Torneo di Viareggio. La gara non ha...

"Dopo la bella vittoria negli ottavi sull’Inter, il Toro di Pigino si deve arrendere alla superiorità della Roma, che vince 3-1 e accede meritatamente alla semifinale del Torneo di Viareggio. La gara non ha storia e viene decisa già nel primo tempo, chiuso con i giallorossi in vantaggio di tre gol. Il Toro paga le due reti subite in avvio e la classe superiore di alcuni ragazzi di De Rossi, già nel giro della prima squadra e concessi dal tecnico Spalletti, che ha rinunciato a Rosi e Okaka per la gara di Coppa Uefa della sua Roma col Bruges.

"Cronaca. I granata, in maglia bianca, si schierano con: Cantele, Marrone, Predko, De Stefano, Ortelli, Tedesco, Capellupo, Vailatti, Bottone, Piroli, Bellucci. L’inizio sembra promettere bene e Vailatti ha subito l’occasione buona, ma dopo essersi liberato al tiro, il numero 18 conclude alto. La Roma attende, ma al 6’ riceve un regalo inaspettato: Cantele respinge malissimo una punizione dalla destra, rinviando con i pugni sul corpo dell’accorrente Ianniciello, che non ha problemi ad insaccare. Il Toro accusa il colpo e, dopo pochi minuti, la squadra di De Rossi raddoppia: fuga sulla sinistra di Okaka che serve Rosi al centro, la difesa è in ritardo e per l’esterno è un gioco da ragazzi incrociare sul secondo palo, costringendo Cantele a raccogliere per la seconda volta la palla dal sacco.

"Il Toro sembra essere rimasto con la testa negli spogliatoi e la reazione, chiesta a gran voce da Pigino, tarda ad arrivare; sono anzi i giallorossi a rendersi ancora pericolosi sugli esterni, soprattutto a destra, dove Cerci e Rosi fanno ammattire il povero Predko. Il centrocampo romanista ha un altro passo e Vailatti e Capellupo vanno spesso in affanno; non potendo giocare palla a terra, i granata cercano la testa di Piroli e gli inserimenti senza palla di Bellucci. Proprio il numero 11 potrebbe riaprire la gara al 27’, ma il suo diagonale, seppur violento, è ottimamente parato dall’estremo difensore Pipolo. L’offensiva granata è, però, solo una fiammata, la manovra è lenta e la retroguardia romanista non corre pericoli gravi, se non su palla inattiva, con Piroli al 34’. La Roma è superiore e chiude definitivamente i giochi al 45’, quando Okaka riceve un cross dalla destra, sovrasta Ortelli e di testa firma il 3-0. La prima frazione si chiude senza ulteriori sussulti.

"La seconda frazione di gioco mantiene un filo di continuità con la prima, con la Roma padrona del campo e il Torino che si spinge in attacco, spronato dal proprio allenatore e dall’orgoglio dei suoi uomini di spicco. Rignanese e Ogbonne sono le novità tattiche di Pigino, che incita costantemente i suoi, nonostante il passivo. Il ritmo cala inevitabilmente, De Rossi preserva i suoi per la semifinale, mentre i granata tengono dignitosamente il campo, ma le motivazioni non sono più le stesse d’inizio gara.

"La Roma non forza i ritmi, il Toro non crede nella rimonta e la gara scivola via noiosa, senza occasioni da rete e con qualche intervento di frustrazione di troppo, da parte dei giocatori granata. Pigino gioca la carta della terza punta Gigliotti, togliendo uno spento Predko, ma nemmeno con il tridente il Toro riesce a pungere. Non succede più nulla fino all’81’, quando Bellucci ha uno spunto personale, sul tiro della punta pasticciano i difensori giallorossi e Rignanese può realizzare la rete della bandiera.

"Il gol sveglia improvvisamente il Toro, ma la reazione è tardiva e la porta di Pipolo non viene più violata. Finisce 3-1, la Roma vola in semifinale, mentre il Torino abbandona onorevolmente la Coppa Carnevale.