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Toro, ecco a cosa serve una Berretti

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Berretti, categoria di calcio giovanile di transizione, annata spesso snobbata, una sorta di 'purgatorio' calcistico che molte società professionistiche,...
Diego Fornero

Berretti, categoria di calcio giovanile di transizione, annata spesso snobbata, una sorta di 'purgatorio' calcistico che molte società professionistiche, se non tutte, hanno deciso di abbandonare. Eppure... il Torino ha adottato una scelta in controtendenza. Dopo avervi rinunciato, durante gli anni di permanenza in Serie B (a partire dall'estate del 2009), anche nel (più che ragionevole) obiettivo di contenimento dei costi, con la promozione nella massima serie della prima squadra e, contemporaneamente, con l'arrivo al comando del settore giovanile di Massimo Bava, a partire dal 2012/2013 il club di Via Arcivescovado si è nuovamente dotato di una squadra pensata per questa categoria.Al di là dei risultati sportivi, eccellenti, ottenuti finora (nella sua prima stagione, la Berretti del Torino, sotto la guida di Christian Fioratti, ha vinto il proprio girone di campionato, cedendo soltanto in semifinale play-off contro l'Inter e dovendo rinunciare al titolo nazionale; in questa stagione Roberto Fogli e i suoi viaggiano a ritmi da primato), l'intento della società si può dire che abbia trovato massimo compimento proprio sabato scorso, in Primavera, nella sfida tra il Torino ed il Sassuolo.In campo tra gli 11 titolari, oltre a Gilardi, inizialmente aggregato in prestito alla Berretti di Fioratti ma partito lo scorso gennaio in prestito verso l'Albese, in campo c'erano ben 5 ragazzi che l'anno scorso hanno giocato con continuità in questa categoria, spesso a torto, definita "cadetta". Il terzino sinistro, Matteo Pautassi; il regista, Alessandro Comentale, ex capitano della squadra di Fioratti; la mezzala Pietro Barale; l'esterno offensivo, Claudio Morra; e la punta centrale, Edoardo Capocelli, tutti classe '95.Non si mancherà di rispetto a nessuno sostenendo come, tecnicamente, pur sotto leva, alcuni dei '95 di maggior talento abbiano già potuto esprimersi al meglio la passata stagione in Primavera (il terzino sinistro Antonio Barreca, il dirimpettaio a destra Luca Cargnino, il centrale Andrea Ientile, il mediano Giovanni Graziano ed il fantasista Mattia Aramu), ma da questa considerazione non si potrà trarre l'assunto che, all'opposto, chi, per scelta societaria, viene destinato alla categoria intermedia per giocare con continuità, non possa poi giocarsi la stagione più importante da protagonista l'anno successivo.La prova più evidente giunge proprio da Alessandro Comentale, mente e fosforo della Primavera del Torino che sta stupendo tutti: chiuso da Emanuele Gatto, nella passata stagione, non avrebbe trovato spazio, e la sua grande annata con Fioratti sta producendo ora i frutti. Se le grandi del campionato hanno abbandonato questo percorso da tempo, e quest'anno si è registrata la defezione anche delle "ritardatarie" Inter ed Atalanta (campione d'Italia in carica), il Torino continua a tenersi stretta la categoria ed a giocarsela, riflettendovi, del resto, anche una politica precisa. La società granata, se i fondi sono quelli che sono, e se, a livello di investimenti, non può neppure lontanamente paragonarsi, giusto per scomodare un paragone locale, ai cugini della Juventus, attua una fitta opera di selezione sul territorio che, alla lunga, potrà dare i suoi frutti.Sarebbe assurdo credere che, nella selezione dei '96 attualmente destinati alla Berretti (non a caso, in Primavera Longo non ha disposizione nessuno di questa annata), nessuno giocherà la massima categoria nella prossima stagione. Ad essere sinceri, sarà proprio il contrario, e chi siederà sulla panchina che conta di più a livello giovanile (Moreno Longo ha un contratto biennale, ma è presto per sostenere che sarà nuovamente lui a rivestire questo ruolo) potrà contare sui ragazzi che, oggi, pur in una categoria bistrattata e spesso snobbata, Roberto Fogli sta impiegando con continuità, coi giovani granata destinati a fare sportellate sotto leva contro formazioni spesso esperte ed attrezzate, il più delle volte composte dagli stessi fuoriusciti delle categorie Allievi Nazionali dei club di A e B. Non necessariamente un'esperienza da poco... e quanto visto oggi in campo con Comentale &co. lo sta dimostrando. Si continui così...Diego Fornero(in foto: Alessandro Comentale in campo in Primavera contro il Sassuolo lo scorso 2 novembre)