Se è vero che la tradizione del Toro impone, sin da piccoli, di affrontare la Juve a testa alta, consci del fatto che la differenza nelle categorie giovanili dipende in misura molto minore dalla capacità economica delle società, è anche vero che la Juve che il Toro andrà ad affrontare domani mattina (fischio d'inizio alle 11) resta ad ogni modo una delle corazzate del campionato, farcita di giovani di prospettiva e reduce da una finale scudetto l'anno scorso - conquistata proprio a fanno dei granata - per quanto assai rinnovata, com'è naturale in questa categoria.
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Toro Primavera, chiudi la porta: anche senza Kean è Juve d’assalto
La novità più interessante è stata senza dubbio l'ingresso di Kean , attaccante classe 2000 (due anni sottoleva) arrivato a quota tre reti in campionato, nelle cinque partite disputate sinora. Prospetto già sulla bocca dei media nazionali, complice un crescente interesse verso di lui da parte della prima squadra, sfociato nella convocazione da parte di Allegri verso la sfida di stasera contro il Milan a San Siro. L'attaccante difficilmente metterà piede in campo, ma altrettanto difficilmente potrà essere agli ordini di Grosso nel match di domani.
Anche senza Kean, però, resta una Juve d'assalto, secondo miglior attacco del campionato con 13 reti (per quanto 8 realizzate solo all'Avellino), che la difesa granata guidata da capitan Auriletto dovrà saper arginare, nell'ottica di una crescita di reparto che viene richiesta a chi vuole puntare in alto in questo campionato. Se la mediana dei granata saprà opporsi alla controparte bianconera, forte di individualità come Kastanos e Macek, allora l'attacco di Grosso, isolato, potrebbe trovarsi in difficoltà. Osei e i compagni di reparto dovranno saper fare adeguato filtro, senza lasciare solo là davanti il tridente offensivo. Se questo accadrà, allora ci saranno chance di conquistare questo derby. Senza paura, perché anche in Primavera "voi siete il Toro, loro no".
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