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giovanili
La sportività e la lealtà prima di tutto: questo il messaggio che il Toro vuole trasmettere ai propri ragazzi. Perché, ancora prima di formare dei calciatori, l’obiettivo del settore giovanile granata è quello di insegnare a giovani ragazzi il rispetto di importanti valori. E quanto successo sabato mattina all’Under 14 del Toro testimonia come i giovani calciatori granata abbiano saputo abbracciare i valori trasmessi loro dalla società.
A Roma la squadra di Fioratti si giocava la semifinale del torneo “Halima Haider” contro la Lazio, quando si è verificato un episodio che avrebbe potuto cambiare la l’esito della competizione. Sul risultato di 1-0 per i biancocelesti, arriva un calcio d’angolo per il Toro, dai cui sviluppi scaturisce il gol del pareggio firmato da Nicolò Serra. L’arbitro convalida il gol, ma la palla si è in realtà infilata in porta da un buco sull’esterno della rete. Un particolare non da poco completamente sfuggito all’arbitro, tra le proteste generali dei giovani giocatori della Lazio. Dopo qualche minuto il tecnico Fioratti, che dalla panchina non aveva colto quanto accaduto, entra in campo e si avvicina a Serra. Il giovane ragazzo, classe 2005, capisce dunque che la cosa migliore è raccontare la verità al direttore di gara: gol annullato e gara che a quel punto riprende con i biancocelesti in vantaggio. La Lazio vincerà poi per 3-0 e si aggiudicherà il torneo superando la Roma in finale, ma per il ragazzo non ci sono rimpianti. Perché vincere è importante ma, in particolar modo a livello giovanile, conta ancor di più crescere seguendo dei valori ben precisi.
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