- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
Asta in allenamento al Filadelfia
Al termine della partita d'esordio in campionato contro il Parma, che ha visto l'Under 18 uscire sconfitta per mano dei ducali con il risultato di 1-0, il tecnico granata Antonino Asta ha commentato la prestazione dei suoi.
Tante occasioni create, poi quando si sciupano si rischia di subire. E' andata così?
"Dispiace perché volevamo partire bene, con la prima partita in casa. C'è rammarico da parte dei ragazzi, la prestazione l'han fatta e c'è stata. Nei primi 20 minuti, quando crei occasioni evidenti e non segni la partita diventa un'altra. Ci sta che poi il Parma abbia trovato il vantaggio dopo uno o due contropiedi. Abbiamo provato a rimediarla e abbiamo preso una traversa, poi ci abbiamo provato ancora. Il calcio è così: se non fai gol, prima o poi lo prendi. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, hanno fatto una buona prestazione. Sono contento di questa prestazione".
Può avere influito il fatto che fosse la prima partita in campionato con un gruppo comunque rivoluzionato?
"Vale per tutti, nella prima partita ci sta che si possa soffrire in certi frangenti della gara. Però nella prima mezz'ora non abbiamo sfruttato tre e quattro occasioni nitide a tu per tu, nel secondo tempo potevamo potenzialmente crearne altrettante. Il Parma è una buona squadra. Finché stavamo bene, finché si sono create delle situazioni non mi è dispiaciuta la squadra, che ha saputo stare bene in campo. Dobbiamo far crescere i ragazzi più che mai, lavorare bene in settimana per farli crescere giorno dopo giorno".
Cosa può mancare ancora al Torino, a prescindere dai singoli?
"Manca ancora la malizia nella lettura delle situazioni. I ragazzi devono trovarlo subito, devono leggere con meno fatica le situazioni. Io non posso indirizzare tutte le scelte, io dico sempre ai miei di prenderle, anche quando poi si rivelano sbagliate, l'importante è avere il coraggio di prendersi la responsabilità. E' ancora tutto abbastanza preordinato da me, dobbiamo ancora trovare la possibilità di crearci tante situazioni in cui i ragazzi devono essere bravi a sfruttare le loro scelte".
Il gruppo sembra unito, è pronto per questa stagione?
"I ragazzi ascoltano, devono e possono crescere ancora tatticamente e caratterialmente. Mi dispiace per loro per come è andata la gara. Magari capiterà anche a noi di fare una partita meno buona e fare il risultato. Spiace aver perso".
Nove anni fa allenavi la Primavera al vecchio "Don Mosso", come è stato tornare? E' difficile trasmettere il valore Toro a tanti ragazzi che vengono da fuori?
"Quando si torna a casa l'emozione c'è sempre. Il calcio sotto certi aspetti ci sono tanti giocatori stranieri, dobbiamo pensare di lavorare con giocatori di qualità. Credo che ormai il calcio stia diventando universale, anche la comunicazione non mi preoccupa e si parla la lingua del calcio. Mi auguro che i ragazzi nuovi stiano iniziando a capire il valore della maglia, ma lo stanno facendo. E' un bel campionato, forma i giocatori per la Primavera. E' una competizione importante, blasonato e diverso al passato con tutte squadre attrezzate. Per i ragazzi è il campionato Under 18 è la cosa migliore. Il nostro obiettivo è formare i ragazzi per la Primavera".
© RIPRODUZIONE RISERVATA