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interviste
di Valentino Della Casa-Tra i tanti nomi fatti per un eventuale sostituto di Franco Lerda alla guida del Torino, c’è anche l’omonimo dell’allenatore cuneese Franco...
di Valentino Della Casa-Tra i tanti nomi fatti per un eventuale sostituto di Franco Lerda alla guida del Torino, c’è anche l’omonimo dell’allenatore cuneese Franco Colomba. L’ex mister di Reggina e Bologna (con il quale ha interrotto quest’anno il rapporto prima dell’inizio del campionato, e per questo può essere ingaggiato da una squadra), contattato in esclusiva da TN, discute con noi di Toro e, più in generale, di Serie B.
Mister Colomba, campionato cadetto tipico o atipico?Io direi che si tratta del solito campionato di B, con piacevoli sorprese e altrettante delusioni. Il Novara, ma non a questo punto non è una novità, sta vivendo una stagione incredibile e di altissimo profilo, la Reggina a mio avviso si è inserita in un contesto ottimo, dimostrando che con i giovani si può lavorare, e poi cito l’Ascoli, che nonostante i problemi societari e i punti di penalizzazione sta dimostrando di poter comunque raggiungere la salvezza.
E il Toro?Il Toro fatica, inutile girarci intorno. Ci può stare, comunque, in un campionato così lungo. Ha comunque fatto vedere ottime cose tra Novembre e Dicembre. Il fatto è che il Torino la serenità la può solo trovare con i risultati, nient’altro. È naturale che la piazza sia scontenta: parliamo di una tifoseria che storicamente è abituata alla A e che quindi vorrebbe vedere una squadra capace di dominare in B.
Tesser sta facendo un ottimo campionato con il Novara, Colantuono con l’Atalanta, è sintomo che il guardi olismo non sempre può pagare? Che ci voglia anche tanta esperienza?Il ragionamento di prendere allenatori giovani o esperti secondo me non è propriamente corretto, dipende spesso da quello che ruota intorno all’allenatore: squadra e società. Un allenatore, infatti, può da subito trovare percorsi in salita e altri in discesa, ovviamente non per sua scelta, ma per come la società opera intorno a lui. A mio parere, Tesser ha trovato l’ambiente ideale per lavorare. Lui ci sta mettendo del suo, è chiaro, ma alla fine è la squadra a scendere in campo.
Quindi se noi dovessimo dire che a Torino potrebbe arrivare l’esperto Colomba al posto del più giovane Lerda, lei direbbe…?Che non so nulla, visto che con il Toro non ho parlato. Le voci le sento anche io, ma non quelle di Petrachi e di Cairo, solo quelle dei giornali. Ma alla fine il calcio è anche questo: voci di mercato. Per ora posso dire che non c’è stato nessun contatto, a differenza di altre società che mi hanno cercato, ma le cui proposte ho preferito declinare.
Ricollegandoci al discorso precedente, Colomba era nel contesto giusto, a Bologna?Il Bologna ha avuto dei gravi problemi societari e mi sembra che si sia risollevata (o meglio, che abbia saputo conservarsi) soprattutto grazie allo zoccolo duro, quello che era anche con me l’anno scorso. Qualche buon innesto è arrivato, ma mi sembra che la differenza continuino a farla i soliti giocatori, che già negli scorsi anni vestivano la maglia rossoblu. Io ritengo di aver fatto un buon lavoro a Bologna e sono molto contento che la squadra non si sia lasciata condizionare da tutti quei discorsi societari: se non sei un gruppo unito, fatichi moltissimo in questi frangenti.
Ultima domanda: secondo Franco Colomba, chi scende in A e chi invece verrà promosso dalla B?La risposta è difficile, visto che come ben si sa i campionati sono sempre molto aperti. A mio parere rischiano moltissimo la retrocessione Bari, Brescia, Cesena e Lecce, credo che le altre abbiano tutte quel quid in più per salvarsi. Ancor più difficile è capire la promozione. Ammesso che si facciano i Play Off, penso che Atalanta e Siena alla fine andranno su direttamente, mentre se la giocheranno Novara, Torino, Varese e una tra Empoli e Reggina ai Play Off. Ma non chiedetemi chi li vincerà, questo proprio va oltre ogni possibile previsione.
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