interviste

”Al Torino serve una solida società”

Redazione Toro News

di Valentino Della Casa

La scelta di avere un allenatore che conosca fino in fondo l’ambiente del Torino non è nuova nella gestione Cairo. Prima infatti di Franco Lerda, condottieri...

"di Valentino Della Casa La scelta di avere un allenatore che conosca fino in fondo l’ambiente del Torino non è nuova nella gestione Cairo. Prima infatti di Franco Lerda, condottieri granata sono stati anche Walter Alfredo Novellino e, soprattutto, Giancarlo Camolese, uno degli ultimi tecnici che a Torino hanno davvero lasciato un segno, dopo i bei risultati conseguiti con il Toro cimminelliano. Un anno fa, proprio in Giugno, dopo un brevissimo interregno, il mister salutava di nuovo la piazza granata, in seguito a una salvezza in Serie A che non è arrivata, ma che certamente non può essere imputata al tecnico, tifosissimo del Toro da sempre. Buon giorno, mister. Ancora una volta, il Toro resta in B. Buon giorno a voi. Purtroppo sì, è la triste realtà di una società che non riesce a fare il salto di qualità. Neanche a livello di stile: l’anno scorso venni esonerato a caldo dal Presidente, subito dopo la partita con la Roma, e ci rimasi veramente male. Allo stesso modo, però, Colantuono ha scelto il momento peggiore per salutare, mancando anche di rispetto il Torino. Avrebbe potuto benissimo aspettare un giorno, anziché dichiarare immediatamente che sarebbe tornato a casa sua, all’Atalanta, per poi dire subito dopo che ha voluto bene a tutti. Era meglio evitarlo, ma forse il Presidente ha capito che così non ci si comporta. Il Toro però stava quasi centrando l’impresa. Infatti non voglio giudicare l’operato di Colantuono. Anzi, il girone di ritorno è stato veramente molto importante. Ma mi ha fatto veramente dispiacere sentire le sue dichiarazioni nel post partita contro il Brescia: è veramente sintomo che nel calcio, lo stile non è più tanto di casa. Come giudica l’operato di Petrachi, da molti visto come “l’uomo della provvidenza”? Petrachi ha fatto un lavoro fantastico, ed è stato molto bravo nel pescare i vari D’Ambrosio, Pestrin e tutti quelli che sono venuti a Gennaio. Vorrei precisare, però, che la differenza l’hanno fatta anche i Bianchi e i Sereni. Se pensi di vincere un campionato di B con solo dei giocatori sconosciuti, allora fai poco. L’importante è avere il giusto mix, avere sia giocatori dal rendimento costante e con molta fame, sia giocatori di livello se non di categoria superiore. Questo discorso soprattutto a Torino, che è una piazza importantissima, dove la storia non è Toro-Mantova, ma Toro-Juve, Toro-Genoa e altre. Adesso il Mantova non c’è più, così almeno si eviterà di caricare di emotività una partita che non può appartenere al blasone granata. Prima stava parlando di Bianchi, un giocatore simbolo del Toro. Crede che resterà a Torino? Difficile da sapere. Rolando è un ragazzo davvero meraviglioso, un combattente. Quando arrivai a Torino era in forte difficoltà, perché non segnava da tanto tempo. Gli dissi: “Tu sei un guerriero, i tifosi non aspettano altro. Fai quello che sai fare, e vedrai che li conquisterai”. Ora è diventato il goleador e il capitano, oltre che un beniamino della piazza. Sicuramente i messaggi di stima che gli stanno arrivando non lo lasciano insensibile, anzi, ne terrà davvero moltissimo conto. Adesso al Toro è arrivato Franco Lerda, un altro “Ragazzo del Fila”. È un ottimo allenatore. Ha sempre fatto bene dovunque sia andato. È giovane, sa cosa vuol dire quando si deve parlare di Toro e ha veramente tutti i requisiti per poter fare bene. Ma lui da solo non può fare nulla: ci vogliono una squadra all’altezza e soprattutto una solida società alle spalle. Società che ancora manca a mister Camolese. Io sto ancora aspettando la chiamata giusta. Ho ricevuto l’anno scorso moltissime offerte, che avrei accettato solo se fosse stato il Toro a farmele. Tornerò ad allenare quando sarà il momento, per fortuna adesso faccio anche altro, ma continuo a seguire il calcio per passione e per risedermi su una panchina, in futuro. E noi non possiamo che augurarglielo. Grazie mille mister e buona fortuna. Grazie mille a tutti voi. Buona fortuna anche al Toro.

"(Foto: M. Dreosti)